Giampaolo ringrazia Reina. Il Milan batte il Genoa 2-1

Marco Giampaolo
Il Milan interrompe la serie negativa e trova il terzo successo stagionale. E’ quello più significativo per Giampaolo, papabile di esonero alla vigilia in caso di...

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Il Milan interrompe la serie negativa e trova il terzo successo stagionale. E’ quello più significativo per Giampaolo, papabile di esonero alla vigilia in caso di sconfitta. Dopo un primo tempo negativo, concluso in svantaggio a causa della papera di Reina sulla punizione di Schone, il tecnico rossonero ha la forza di togliere Piatek e Calhanoglu e di riaffidarsi a Paquetà e Leao, a sorpresa lasciati inizialmente in panchina. Hernandez raddrizza la sfida, Kessie ribalta il Genoa su rigore (espulsione di Biraschi). In pieno recupero, Reina si vendica di Schone respingendo il penalty del possibile 2-2.  


Tegola nel riscaldamento. Donnarumma si fa male, Giampaolo ricorre a Reina.  A inizio gara un problema muscolare costa la sostituzione a Criscito. Il Genoa esprime maggior velocità nel suo gioco, all’8’ va vicinissimo al vantaggio con Lerager ottimamente servito da Pajac. Bravo è Reina a rimanere in piedi e a opporsi efficacemente. Il Milan, poco prima della mezz’ora, risponde sempre con Suso: una punizione su cui Radu mette i pugni, un sinistro a giro fuori e non di poco. Si abbassano i ritmi ma tra il 35’ e il 36’ il botta e risposta Kessie (fuori)-Ghiglione (Reina in  angolo). Poco dopo lo slalom di Pajac tra i paletti rossoneri non provoca guai a Giampaolo perché è ancora il portiere di Madrid a opporsi bene, questa volta con i pugni.  Il primo tempo sembra esser indirizzato sullo 0-0 ma al 41’, per il Milan, capita l’ennesimo imprevisto. Punizione potente di Schone, pallone in mezzo alle gambe di Reina e poi in rete. Papera incredibile anche se probabilmente provocata dalla deviazione di Kessie. E’ una botta da cui gli ospiti faticano a riprendersi tanto che al 45’ rischiano il raddoppio quando in beata solitudine  Romero stacca fuori di poco su azione d’angolo.

I cambi fanno la felicità di Giampaolo. Il tecnico si gioca subito il tutto per tutto con le bocciature di Calhanoglu e Piatek e gli inserimenti di Paquetà e Leao dopo l'intervallo. Il brasiliano calcia al 51’ la punizione che mette Hernandez in condizione di battere un incerto Radu sul suo palo. Al 57’ il “mani” di Biraschi scaturisce da una conclusione del portoghese. Mariani è richiamato al VAR per la concessione del rigore trasformato da Kessie. Al 22’ Leao va via in dribbling nell’area del Genoa ma questa volta Radu  riesce a salvare.

E’ Calabria a riaprire la gara quando a 10 minuti dal termine rimedia un’ingenua seconda ammonizione per fallo su Kouamè a centrocampo. E’ l’ivoriano, a un minuto dal termine, a procurarsi il rigore del possibile 2-2. Quattro minuti di verifica silenziosa di Mariani, poi la conferma della prima decisione. Reina riscatta alla grande il rigore del tempo ipnotizzando Schone. Per Giampaolo è una bella boccata di ossigeno, per Andreazzoli la fine della corsa?


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Il Messaggero