Serie A donne, le calciatrici: «O tutte in campo o nessuna»

Serie A donne, le calciatrici: «O tutte in campo o nessuna»
«O scendiamo tutte in campo o non ci scende nessuna». E' netta la presa di posizione delle calciatrici di Serie A nel giorno in cui il Consiglio della Figc...

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«O scendiamo tutte in campo o non ci scende nessuna». E' netta la presa di posizione delle calciatrici di Serie A nel giorno in cui il Consiglio della Figc deciderà cosa fare col massimo campionato femminile, unico torneo dilettantistico ancora non interrotto definitivamente a causa dell'emergenza coronavirus. «Apprendiamo della proposta di terminare il campionato con una formula ridotta di play off e play out che coinvolgerebbero sei delle dodici squadre del nostro campionato - scrivono le giocatrici in una nota Aic -. Non la condividiamo: non vediamo come possa essere tutelato il merito sportivo con una modalità di gioco che a nostro avviso non garantirebbe la vera equità»


«Tutte devono essere in grado di lottare per i propri obiettivi, oppure devono tutte mettere un punto su questa stagione e prepararsi per la prossima partendo dalle stesse condizioni - proseguono le giocatrici - Quello che appare in sintesi ai nostri occhi è che il nostro sistema va riformato. E' tempo di decidere quale direzione dobbiamo prendere perché situazioni simili non sussistano più. Siamo le calciatrici della Serie A Femminile, si parla di noi e delle imprese della Nazionale di cui alcune di noi fanno parte e che sentiamo nostra. Ma è ora di garantire le giuste tutele a tutte quante, uno status da professioniste e condizioni reali di professionismo». «Come sempre fatto, non ci esprimiamo in merito alla prosecuzione o meno di questa stagione. Siamo consapevoli che potrebbe essere per noi un'opportunità riprendere - aggiunge la nota - ma crediamo anche che l'opportunità vera emersa in questi mesi, o forse una necessità non più procrastinabile, sia quella di spingere verso l'alto questo sistema, facendolo crescere e mettendo le giuste basi per elevarci come calciatrici, assieme ai nostri club e alla nostra federazione, per dare sostanza e risorse vere a questo pezzo di calcio che già a livello d'immagine è nel cuore di molti».


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Il Messaggero