Serie A, la soluzione anti virus: il campionato slitta. La Lega riscrive il calendario: Juve-Inter il 9

Serie A, la soluzione anti virus: il campionato slitta. La Lega riscrive il calendario: Juve-Inter il 9
La Lega di serie A, in extremis, esce dal buco nel quale aveva rischiato di infilarsi. O almeno ci sta provando concretamente grazie anche al lavoro della Figc. Normale che...

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La Lega di serie A, in extremis, esce dal buco nel quale aveva rischiato di infilarsi. O almeno ci sta provando concretamente grazie anche al lavoro della Figc. Normale che qualche frizione resti ma ora, almeno, c’è una linea comune che si sta portando avanti. Di fatto l’idea maturata domenica. Ossia giocare le semifinali di coppa Italia (Juve-Milan in programma domani e Napoli-Inter di Giovedì) e far slittare la ventisettesima giornata in programma il sette e l’otto marzo al week end successivo. Questo fine settimana verrebbero giocate, invece, le sei gare rinviate. Con questo calendario: sabato Samp-Verona (ore 20,45), domenica Udinese-Fiorentina (20,45); lunedì 9, invece, Juve-Inter (20,45), Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia (tutte alle 18,30). Questo per consentire di giocare senza restrizioni visto che il decreto che vieta le porte aperte in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna termina alla mezzanotte di domenica 8. Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma. Rinviate il 22 febbraio verrebbero recuperate il 18 marzo. L’unica gara a restare fuori è Inter-Samp. 

TURNO INFRASETTIMANALE
Inoltre la terzultima giornata verrebbe ricalendarizzata al 13 maggio, un turno infrasettimanale in più per tutti. Una linea condivisa nel consiglio straordinario telefonico di ieri a cui hanno partecipato il presidente Dal Pino, i due consiglieri Lotito e Marotta e l’ad De Siervo (era ad Amsterdam per una riunione con le Leghe europee). L’idea metterebbe fine anche alla querelle tra il presidente della Lazio (in questi giorni tra i più arrabbiati e attivi) e il patron dell’Atalanta Percassi che aveva chiesto di anticipare senza successo la sfida con i biancocelesti al sette per avere un giorno di riposo in più in vista del ritorno di Champions contro il Valencia in programma martedì 10. La Lega ieri ha subito informato i vari club tramite una lettera in cui si legge «in considerazione della gravità della situazione creatasi con l’epidemia in corso del Covid-2019, senza con ciò derogare ai poteri statutari a me riservati, in vista dell’Assemblea di mercoledì, Vi invio in allegato la proposta di Calendario predisposta dall’Ufficio Competizioni, in stretto coordinamento con la Figc, e di cui è stato preventivamente informato - in una riunione informale - il Consiglio di Lega». In serata già le prime risposte positive tra cui quelle di Lazio, Roma, Brescia e Atalanta.
IL DIKTAT DI GRAVINA
Oggi il numero uno della Figc, Gravina si aspetta sia unanime altrimenti sarebbe costretto ad intervenire in maniera molto più pesante. Un avvertimento soprattutto all’Inter che ha mostrato ritrosie soprattutto perché vorrebbe conoscere la data del recupero contro la Sampdoria. Domani nella sede del Coni ci sarà l’Assemblea di Lega che dovrebbe ratificare la decisione. Il consiglio straordinario era stato preceduto, ieri mattina, da un incontro nella sede della Federcalcio in via Allegri proprio tra Gravina e il presidente di Lega, Dal Pino (a Roma da un paio di giorni). Un’ora e mezza di faccia a faccia a cui hanno partecipato anche Lotito e Marotta in collegamento telefonico. In sostanza Dal Pino ha illustrato al presidente della Figc la proposta maturata nelle giornata di domenica e portata poi in consiglio. 
QUESTIONE COPPA ITALIA

Ma c’è di più perché si è parlato anche della Coppa Italia. Questo scenario porterebbe allo slittamento della finale, inizialmente prevista per il 13, al 20 maggio. Un grosso problema visto che la Uefa pretende che l’Olimpico venga lasciato libero il 18 per consentire i lavori in vista dell’Europeo. Qui però entra in campo la Figc che potrebbe provare ad intervenire sul massimo organismo europeo, sfruttando i buoni rapporti con il vicepresidente Michele Uva. Ipotesi percorribile ma molto complicata. Però in questo modo verrebbero salvati gli interessi di tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero