La serie A andrebbe invitata a consultare uno psicologo, a sdraiarsi sul lettino e schiarirsi le idee. Il ritorno del campionato era stato annunciato in pompa magna come la...
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CLUB SCHIZOFRENICI
Dal 1° luglio, giorno di apertura ufficiale delle trattative, il mercato si chiuderà alle ore 20 di lunedì prossimo. Per molti addetti ai lavori - presidenti, ds e allenatori - è un tempo eccessivo: «Mercato troppo lungo, così è un’agonia». «È solo un baraccone». «Sbagliato giocare le prime due giornate con le trattative aperte». La materia da psicoterapeuti è proprio questa: l’anno scorso il mercato italiano chiuse alla vigilia della prima giornata di campionato, uniformandosi a quanto avviene da sempre in Inghilterra. La scorsa primavera, però, il dietrofront della Figc con l’annuncio del presidente Gravina: «Il mercato estivo sarà aperto dal 1° luglio al 2 settembre, quello invernale dal 2 al 31 gennaio 2020. Date in linea con le altre federazioni». Marcia indietro decisa su richiesta della Lega di serie A, ovvero da chi oggi si lamenta. Il motivo? Consentire ai club italiani di rimediare in caso di “razzie” di giocatori da parte di club stranieri. Sarà per questo allora che a mercato aperto le big hanno nascosto in panchina i loro nuovi gioielli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero