Serie A, estemmia con prova tv: 1 turno di squalifica per Mandragora

Serie A, estemmia con prova tv: 1 turno di squalifica per Mandragora
Un turno di squalifica per aver proferito in campo «espressioni blasfeme», in pratica bestemmiato, come evidenziato dalle riprese televisive prese in esame. È...

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Un turno di squalifica per aver proferito in campo «espressioni blasfeme», in pratica bestemmiato, come evidenziato dalle riprese televisive prese in esame. È questo il provvedimento che il giudice sportivo della serie A, Gerardo Mastrandrea, ha preso nei confronti del centrocampista dell'Udinese Rolando Mandragora. La frase del giocatore era stata segnalata dalla procura federale e la sanzione è stata decisa «acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Infront), di piena garanzia tecnica e documentale», come è scritto in un comunicato della lega di serie A. Oltretutto il calciatore dell'Udinese «imprecando senza rivolgersi ad alcuno dei presenti - è scritto ancora nella nota -, veniva, tuttavia, chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva espressioni blasfeme, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio».


Squalificato per un turno anche Marlon del Sassuolo, espulso per doppia ammonizione domenica scorsa a Cagliari. Nel comunicato del giudice sportivo si fa anche presente che a partire dalla prossima giornata di campionato «in relazione al nuovo Regolamento delle divise da giuoco della Lega Serie A pubblicato il 25 agosto 2018 che, previa segnalazione degli Organi competenti, verranno assunte dallo scrivente Organo le determinazioni conseguenti». In poche parole vuol dire che verranno sanzionati quei capitani che, come hanno fatto De Rossi e 'Papù Gomez nella prima giornata, non indosseranno in partita la fascia fornita dalla lega, che deve essere uguale per tutte le squadre. Infatti la stessa lega calcio di serie A ha ufficializzato il regolamento sulle divise da gioco e nell'articolo 11 viene esplicitamente vietata la personalizzazione della fascia da capitano. «II Capitano - si legge nell'articolo 11 del regolamento - in ciascuna delle gare delle competizioni organizzate dalla Lega, deve portare, quale segno distintivo, esclusivamente una fascia fornita dalla stessa Lega». E ancora: «La Lega si riserva la facoltà, in occasione di eventi speciali, di proporre la realizzazione di fasce da capitano celebrative».
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Il Messaggero