Serie A, gli arbitri internazionali ripagano le scelte di Rizzoli

Serie A, gli arbitri internazionali ripagano le scelte di Rizzoli
Dopo le buone prove di Doveri e Massa (ma non di Piccinini) negli anticipi del sabato, il turno di campionato affidato agli internazionali ha dato buone risposte a Nicola Rizzoli,...

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Dopo le buone prove di Doveri e Massa (ma non di Piccinini) negli anticipi del sabato, il turno di campionato affidato agli internazionali ha dato buone risposte a Nicola Rizzoli, che ha scelto designazioni pesanti in un turno senza big-match. Così, se arriva la conferma del novellino Federico La Penna da Torino, anche se una piccola sbavatura nella sua prestazione c'è stata, ieri hanno convinto anche gli altri arbitri che, tra qualche giorno, otterranno la conferma di internazionali. Ovvero Irrati, Valeri e Di Bello, che hanno reso tranquilla la domenica pomeriggio. Bene anche Guida (altro internazionale) nel posticipo serale, la cui direzione di gara è stata aiutata molto dal Var nella valutazione dei gol annullati al Verona, entrambi per posizione di fuorigioco. Lunga la rivisitazione dell'azione della rete di Faraoni per due situazioni limite: la prima il fuorigioco dell'esterno in partenza di azione, la seconda per la fuoriuscita dalla linea di fondo del pallone. Per annullare la rete presa in considerazione la prima irregolarità (sulla seconda il pallone calciato verso Faraoni, che sfiora anche il braccio di Mancini, non sembrava uscito del tutto..). Nessun aiuto Var per assegnare il rigore sulla trattenuta di Gunter a Dzeko, che manda a terra l'attaccante giallorosso. Ha saputo decidere bene anche La Penna (chissà che il prossimo anno non tocchi a lu diventare internazionale) che in Juventus-Sassuolo fischia senza esitazione lo sgambetto di Romagna a Dybala. Il romano, forse, si perde una trattenuta su de Ligt in area del Sassuolo: il rigore poteva starci perché il braccio del difensore è già sul petto dello juventino che è in volo, prima che gli arrivi la palla. Trattenute sospette anche in Inter-Spal, con Tomovic che rischia due volte il rigore su Lautaro: prima per un contatto del pallone con il braccio del difensore spallino (valutato non da punire con il silent check) e poi con una trattenuta ancora su Lautaro.

Un rigore con il Var e un altro senza in Lazio-Udinese, diretta senza problemi da Di Bello: sul primo, Mazzoleni richiama il collega sul contatto tra Correa e Troos-Ekong, inizialmente valutato regolare; sul secondo, invece, è sempre Correa che viene sgambettato da Nuytinck: Di Bello indica subito il dischetto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero