Riparte il campionato. E le romane stanno a guardare...

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Si apre un campionato che promette molto, quantomeno nelle intenzioni. Peccato solo che l’emozione del calcio d’inizio contrasti con l’incertezza provocata dal...

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Si apre un campionato che promette molto, quantomeno nelle intenzioni. Peccato solo che l’emozione del calcio d’inizio contrasti con l’incertezza provocata dal mercato ancora aperto. La Serie A ha alzato l’asticella: sono arrivati giocatori importanti e molti club, non solo le big, hanno fatto investimenti di rilievo in termini d’ingaggio dei calciatori. Non solo più soldi spesi: il calcio italiano sembra orientato verso un gioco più offensivo, quello proposto dalla stragrande maggioranza degli allenatori in panchina. Una scelta giusta se si vuole un campionato più emozionante e soprattutto competitivo con il resto dell’Europa. La Juve è tecnicamente più forte di un anno fa, ma lo sono anche Napoli ed Inter. Quanto impiegherà Sarri a imporre il suo calcio e come gestirà i tanti campioni a disposizione sono i motivi per cui Napoli e Inter dovranno crederci e partire subito forte. Lo scudetto, salvo smentite, sarà un discorso legato a queste tre formazioni, le altre lotteranno solo per il quarto posto in giù. Se l’Atalanta vivrà il sogno della Champions, meno delineato è lo scenario di Milan, Roma e Lazio. Tranne la prima stagione, la Roma americana non era mai partita in una posizione così defilata, la sensazione di ridimensionamento è evidente. Solo il gioco e lo spirito di squadra potranno alzarne il livello. La Lazio è ben attrezzata, solida nel tecnico e nella conferma dei giocatori importanti, ancora una volta, però, sembra mancarle lo spunto per il definitivo salto di qualità.
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Il Messaggero