Il secondo pareggio di fila fa rallentare la Roma, penalizzata dagli infortuni (ko, durante la partita, anche Diawara e Dzeko) e nella circostanza pure dall'arbitro Massa,...
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NERVOSISMO A FINE MATCH
Il direttore di gara, è bene chiarirlo subito, non è decisivo negli episodi: giusto concedere il rigore al Cagliari, fallo di mano di Mancini (anche se l'arbitro di Imperia non lo vede: ci pensa il Var Nasca), come togliere il gol alla Roma, spinta di Kalinic a Pisacane che poi finisce in ospedale per lo scontro con Olsen. Ma è la gestione di Massa a innervosire i giallorossi. Interventi sballati e sbagliati, comportamenti arroganti e presuntuosi. Fonseca, dopo i 5 minuti di recupero, entra in campo e in pochi secondi riceve il giallo e il rosso. Il suo collaboratore Romano direttamente il rosso. Espulsi a partita chiusa, quando sono andati vicino al direttore di gara a farsi spiegare come mai non ha chiesto aiuto al Var anche sul gol annullato a Kalinic.
MOMENTO DELICATO
Rimane, dunque, il risultato che non va bene alla Roma, fuori dalla zona Champions. E con la rosa dimezzata. Si fa male, alla mezz'ora sull'0-1 e quindi dopo il rigore trasformato da Joao Pedro, anche Diawara: lesione al menisco interno del ginocchio destro, almeno 2 mesi di stop. E, come se non bastasse, frattura doppia dello zigomo per Dzeko che sarà subito operato. Si aggiungono a Pellegrini, Zappacosta, Mkhitaryan, Perotti e Under. La sosta per le nazionali aiuta solo in parte. Oltre a Florenzi, assente contro il Cagliari per l'attacco influenzale che lo ha colpito in Austria, Fonseca dovrebbe almeno riavere Under. La situazione, al momento, è di piena emergenza. Inizialmente Veretout ha dovuto giocare da trequartista. E quando si è fatto male Diawara, è entrato Antonucci, perché Pastore e Kalinic, titolari giovedì in Europa League, non sono fisicamente pronti. Il ventenne ha assistito dal vivo al pareggio, l'autorete di Ceppitellli su cross di Kluivert è arrivato dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo, e nella ripresa è stato poi sostituito da Kalinic, limitando la sua presenza a 45 minuti. Avvicendamento dei panchinari, dunque, anche perché la scelta è al minimo. E se non segna Dzeko, i giallorossi faticano a vincere. Ci ha provato Zaniolo, in entrambi i tempi, ma Olsen ha vinto il duello. E si è portato a casa questo punto prezioso.
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Il Messaggero