Il murale di Sergio Leone scatena un altro derby tra laziali e romanisti

Sergio Leone era della Lazio. Ma il murale apparso a Via Tor de Schiavi è stato prodotto dalla Roma. Il sorriso del grande regista non si vede, perché anche da...

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Sergio Leone era della Lazio. Ma il murale apparso a Via Tor de Schiavi è stato prodotto dalla Roma. Il sorriso del grande regista non si vede, perché anche da lassù le inquadrature saranno fisse sugli occhi come un duello western. Sembra un enigma preso da "Il buono, il brutto e il cattivo" quello che ora sta infiammando, come il sole le pietre del deserto, le radio romane. La Regione Lazio, insieme al club giallorosso, ha promosso una splendida iniziativa artistica per ricordare Sergio Leone nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni di Roma Capitale. Un murale a Tor de Schiavi, firmato dallo street artist Lucamaleonte su una palazzina Ater. La presenza della Roma nell'iniziativa e l'annuncio di "Sergio Leone, romano e romanista" hanno acceso, anzi riacceso, il derby. I tifosi della Lazio, e le radio tematiche a ruota, hanno rivendicato la lazialità del regista trasteverino postando vecchi articoli di giornale e interviste. Come quella di Carlo Verdone a "Domenica In". Il regista, lui sì romanista non ci sono dubbi, cresciuto proprio con Sergio Leone, parla con Mara Venier ricordando la fede biancoceleste del suo maestro. Un video condiviso migliaia di volte, in quella che umilmente inseriamo in una storia infinita che potrebbe chiamarsi "C'era una volta... al derby".

 

 

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Il Messaggero