Renzi: «Ora basta con certi personaggi e il calcio non è di chi gestisce i diritti Tv». Abodi: «Sbagliato generalizzare»

Renzi: «Ora basta con certi personaggi e il calcio non è di chi gestisce i diritti Tv». Abodi: «Sbagliato generalizzare»
«Ora basta con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli. Faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni, restituiamo il...

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«Ora basta con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli. Faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni, restituiamo il calcio alle famiglie». Così il premier Matteo Renzi a Rtl soffermandosi sul calcioscommesse definendo lo scandalo sulla Lega Pro «imbarazzante» e definendosi «disgustato».


«Il calcio è delle famiglie, non dei professionisti della polemica o delle società di consulenza dei diritti tv», sui quali «serve trasparenza», insiste Renzi ai microfoni di Rtl ricordando «le intercettazioni» sul calcioscommesse «le frasi squallide sul calcio femminile, le bombe carta» e aggiungendo, con riferimento alla polemiche sulle affermazioni di Claudio Lotito: «non hai idea di quanto sia contento che il Frosinone e il Capri siano salite in serie A». «Sono disgustato», sottolinea ancora il premier.


«Non è possibile nè immaginabile - ha aggiunto Renzi - che ci siano strane relazioni tra squadre di A, B Lega Pro, le frasi squallide sul calcio femminile come quelle che abbiamo letto qualche giorno fa. Non è possibile andare allo stato con la famiglia se a tuo figlio gli svitano il tappo della bottiglia della minerale e poi, nel settore accanto, partono le bombe-carta. Ma come è possibile?».

«Bisogna avere il coraggio di fare un "Patto per il calcio" tenendo presente che il calcio è delle famiglie e non delle società di consulenza dei diritti tv, delle famiglie e non dei presidenti che hanno le mani in pasta in tutte le serie e immaginano di poter fare il bello e il cattivo tempo. Sono contento che il Frosinone e il Carpi siano arrivati in serie A dopo le polemiche di qualche mese fa».

«Un patto sul calcio sarebbe utile per riflettere sugli stadi, vedendo se è possibile dare degli incentivi per ricostruirli. Stadi - ha continuato Renzi - dove si va con la famiglia, senza tornelli, senza polizia, con il tifoso della squadra avversaria accanto come succede nei campionati di basket Nba o all'Alliance Arena, al Bernabeu o negli stadi inglesi. Basta con i personaggi discutibili che governano il calcio. Faccio appello al Coni, alla Figc, alle Lega e dico ora basta».

LA REPLICA DI ABODI


«Chi sbaglia, dirigente o giocatore che sia, non deve più trovare spazio nel mondo del calcio»: Andrea Abodi ha chiesto pene dure per chi trucca i match come emerso nell'inchiesta di Catanzaro. Ma ha anche reagito a commenti come quello del premier Matteo Renzi stigmatizzando le generalizzazioni e difendendo la 'suà Lega Serie B, che intanto riapre le porte del calcio italiano a Simone Farina, l'ex giocatore del Gubbio che nel 2011 denunciò una combine e, rimasto senza squadra, tre anni fa è stato assunto dall'Aston Villa per seguire i programmi di educazione sportiva rivolti ai giovani. «È un errore esprimere giudizi generalizzati. Bisogna avere la capacità di leggere i fatti e interpretare nel giusto modo comportamenti e linguaggi in cui non mi riconosco, personalmente e come Lega», ha detto Abodi notando che «ancora non sono stati toccati nostri mille dirigenti e le nostre centinaia di partite». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero