È Salernitana-Messina del 21 dicembre scorso una delle cinque nuove partite al centro degli approfondimenti della squadra mobile di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta...
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Sono 8 le società su cui sono in corso approfondimenti da parte della squadra mobile di Catanzaro e dello Sco in relazione al calcioscommesse, rispetto a quelle emerse con il fermo di 50 persone. Oltre a Salernitana, Benevento e Ascoli, ulteriori accertamenti riguardano Reggina, Messina, Renate, Torres, Viterbese e Nuorese - le ultime due di serie D, le altre Lega Pro - in relazione alle gare: Salernitana-Messina, Ascoli-Santarcangelo, Reggina-Benevento, Renate-Torres e Viterbese-Nuorese giocate tra novembre e gennaio scorsi.
Interrogatorio di convalida questa mattina, nelle aule del Tribunale di Rimini, per i cinque arrestati, nella città romagnola, nell'ambito dell'inchiesta 'Dirty Soccer' avviata dalla Procura di Catanzaro e che, al momento, ha prodotto 50 fermi disposti dalla Dda per il calcioscommesse.
Davanti al Gip riminese, Vinicio Cantarini è comparso Fabio Di Lauro, 40 anni domiciliato a Bellaria, ex calciatore e imprenditore originario di Cosenza ma residente a Perugia che ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ha invece parlato Ala Timosenco, 41enne moldava traduttrice che ha sostenuto di essere solo un'amica di Di Lauro e non avere nulla a che vedere con le partite e le scommesse.
Erikson Aruci, 25 anni albanese collaboratore di Di Lauro, difeso dall'avvocato Tiziana Casali, ha spiegato di non essere a conoscenza di come si potessero truccare le partite. Secondo le accuse l'albanese sarebbe stato in contatto con Di Lauro e Mauro Ulizio per ricercare investitori stranieri. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Mauro Ulizio, 48 anni domiciliato a Bellaria, ex direttore sportivo del Monza Calcio e padre di Andrea Ulizio, anch'egli fermato ma a Cagliari, difeso
dall'avvocato Davide Grassi. Ha negato tutte le accuse davanti al gip di Rimini invece Massimo Cenni, riminese di 38 anni, considerato un intermediario per le combine: secondo il decreto di fermo Cenni, difeso dall'avvocato Nicoletta Gagliani, è indagato per sequestro di persona. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero