Scandalo Rubiales, le giocatrici spagnole: «Se rimane in carica, noi mai più in campo». Lui: «Contro di me falso femminismo»

Scandalo Rubiales, le giocatrici: «Con lui in carica noi mai più in campo». Il ct: «Contro di me falso femminismo»
Le giocatrici della nazionale femminile spagnola in una nota congiunta fanno sapere che non torneranno a giocare nella seleccion «se rimarrano in carica gli attuali...

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Le giocatrici della nazionale femminile spagnola in una nota congiunta fanno sapere che non torneranno a giocare nella seleccion «se rimarrano in carica gli attuali dirigenti», un riferimento ovviamente a Luis Rubiales, presidente della Federazione, ma anche al Ct Jorge Vilda. Inoltre, nella stessa nota Jenni Hermoso, smentendo clamorosamente Rubiales, assicura che «in nessun momento» ha «acconsentito al bacio» con lui.

Spagna femminile, clamoroso Rubiales: «Non mi dimetto, il bacio era consensuale»

La difesa

«Non mi dimetto». Luis Rubiales lo ha ripetuto forte, ben cinque volte. Il presidente della Federcalcio spagnola, dopo giorni di bufera per il bacio alla giocatrice della nazionale senza il suo consenso, ieri aveva fatto trapelare che avrebbe lasciato. Oggi invece il colpo di scena all'assemblea della Federazione: non solo non ha mollato il suo incarico ma è andato all'attacco, definendosi vittima di «un falso femminismo» e andando allo scontro totale con la stragrande maggioranza della società spagnola, tracimato ormai ben oltre i margini della cronaca sportiva.

Una sfida frontale, valoriale, contro il senso comune di un Paese intero che ha già bocciato la condotta di Rubiales. La reazione del governo è stata netta. L'esecutivo di Sanchez ha annunciato misure immediate: « Rubiales non è stato all'altezza della situazione - ha detto il sottosegretario allo Sport Victor Francos - agli occhi del governo, della società spagnola e delle stesse campionesse. Il governo intende agire. Il suo cammino è finito: lo sospenderemo dalle sue funzioni». Nei prossimi giorni i tribunali amministrativi esamineranno le tante denunce già depositate e le sentenze sembrano scontate a favore alla sua sospensione. Ma a questo punto sembra che la mossa di questo controverso dirigente sportivo punti a qualcosa di più che a conservare una poltrona. Il governo progressista lo ha colto in pieno, tanto che sempre Francos ha affermato chiaramente che questa vicenda deve diventare «il Me Too del calcio spagnolo».

Tornando al suo intervento incendiario all'attesissima assemblea straordinaria della Federazione, invece di scusarsi Rubiales ha ribaltato il copione. È andato sul palco e ha tirato fuori le unghie, citando una dopo l'altra le ministre di sinistra Irene Montero e Ione Belarra che lo hanno accusato di abusi, minacciando di portarle davanti a un tribunale. «Vorrei sapere cosa pensano delle loro parole le donne che hanno subito violenza», ha replicato aggressivo. Quindi ha denunciato una sorta di «assassinio sociale» nei suoi confronti, assicurando che intende difendersi «come ogni spagnolo in ogni sede», convinto «di non aver fatto nulla di male».

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Il Messaggero