L’obiettivo della Roma era vincere la partita per continuare a inseguire un sogno (quasi) impossibile, la Champions, ma forse anche quello di riprendere il normale tran tran...
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LAMPI
Non che i giallorossi nella ripresa abbiano incantato sul piano della manovra, ma se non altro ci hanno messo fino all’ultimo istante di gara tutto quello che avevano. Non si può imputare all’umido pareggio di Reggio Emilia la prima causa della zona Champions ormai lontanissima, quasi irraggiungibile: troppe volte in passato abbiamo visto altre Reggio Emilia, o forse anche di peggio, che hanno determinato il fallimentare rendimento stagionale. Si chiedeva alla Roma (lo dicevamo sempre dal di dentro) un posto tra le prime quattro del campionato, invece sarà ormai complicatissimo arrivare anche solo al quarto posto. Non è il momento di fare bilanci, ci sono da giocare ancora novanta minuti ma sarà complicato, e lo sappiamo già daoggi, trovare spunti positivi anche se dovesse arrivare il pass per l’Europa League. La Roma si è comportata da squadra perennemente malaticcia, che ha avuto via via qualche miglioramento e tanti peggioramenti. Tipo: vorrei ma non ce la faccio. Non è mai stata neppure al quarto posto, non è mai stata realmente protagonista e nemmeno ha dato l’impressione di poterlo diventare. Non centrare la zona Champions sarà solo l’indegna conclusione di una stagione dai mille orrori. Aziendali e no. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero