Per lo scudetto è andata, perché il Milan non è la Juve di Allegri, non può recuperare 13 punti al Napoli e soprattutto davanti ne ha 5 non inferiori,...
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Inizialmente il Milan teme di perdere, gioca per Montella, appeso a un filo. Perchè se Conte dovesse essere esonerato dal Chelsea, il dg Fassone lo metterebbe subito sotto contratto, per sottrarre alla Juve un altro simbolo, dopo Bonucci, e per evitare che torni in nazionale. Montella è il presente, Gattuso resta con la primavera, si sta scaldando, nel caso la media peggiori, perchè i 7 punti nelle ultime 7 gare di campionato sono da salvezza, non da Champions. Per non parlare delle 9 mancate vittorie nelle ultime 14 gare ufficiali.
Il Milan con Montolivo è gradevole, per un’ora convince, concede poco grazie ai tre centrali, persino troppo prudenti, e ai dinamici Kessie e Borini. Calabria si fa subito male alla caviglia sinistra, Abate si danna. L’unico non da Milan, a parte un errore di Zapata, è Calhanoglu, fra i tanti sopravvalutati arrivati in Italia.
Kalinic si fa vivo con un colpo di testa, Consigli lo neutralizza assieme a Cannavaro. Dall’angolo da destra, Romagnoli anticipa il portiere, il var conferma, non è fallo. Il resto si potrebbe anche non giocare, perchè i ceramici non hanno la forza di recuperare, sinora non ne sono mai capaci. Politano è attivissimo, eppure il Milan rischia appena una volta il pareggio. Costruisce con Montolivo, calcia con Kessie e gli altri, insomma a tratti si vede il gioco rituale della Fiorentina di Montella, a lungo piacevole.
Il migliore resta Suso e, come a Verona, marchia la partita con una giocata nutellosa. Long line di Borini, sempre coraggioso, dribbling su Peluso, da destra, con passaggio di palla sul sinistro e incrocio. L’ex Liverpool merita di essere titolare nella Spagna, Bonucci ha la sicurezza consueta nelle chiusure, per una sera nessuna amnesia. L’ingresso di Locatelli per il turco aumenta l’equilibrio e diminuisce i rischi. Kalinic è vivo, serviva così anche nel primo terzo di gara.
E’ un Milan da 6/7, ovvero da 5 per 35’, da 7,5 per il resto. Il potenziale è da quarto posto sicuro, con o senza Conte.
Vincenzino Montella resiste, si gode la sosta, consumerà il panettone.
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Il Messaggero