Lazio, Sarri sorpassa Mihajlovc. Ma è giallo Villas Boas, in arrivo nella Capitale: Lotito smentisce l'appuntamento

Sarri e Mihajlovic
E’ tempo di Ramadani: seguire attentamente le regole del manager per arrivare a Sarri. I tifosi ora ci sperano, ma non vogliono illudersi. Venerdì c’è...

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E’ tempo di Ramadani: seguire attentamente le regole del manager per arrivare a Sarri. I tifosi ora ci sperano, ma non vogliono illudersi. Venerdì c’è già stato un incontro con la Lazio per gettare le basi, oggi l’agente si confronterà con l’ex allenatore di Napoli e Juve. Lotito intanto lavora per far quadrare i conti. La prima offerta biancoceleste è di 2,5 milioni più bonus e almeno per il primo anno non dovrebbero esserci problemi. Già, perché il tecnico toscano arriverebbe comunque a guadagnarne 5 grazie ad altri 2,5 di penale che la Juve dovrà pagare (non si capisce se e quando) al tecnico in caso di mancato rinnovo del contratto in scadenza nel 2022, secondo accordi precedenti. In un eventuale triennale con la Lazio, bisognerebbe far rientrare nel pacchetto gli altri due anni. Perché la richiesta di Ramadani è di 4 milioni a stagione più uno di bonus e così l’operazione assumerebbe contorni proibitivi. Lotito non demorde, sta portando avanti in prima persona i contatti, con Sarri vuole dare un segnale alla piazza e anche alla squadra. Quest’ultimo vuole rimettersi in gioco ed è intrigato dalla proposta biancoceleste, ma è tentato anche dall’ipotesi di tornare in Premier. Qui potrebbe ricevere – sempre grazie al suo procuratore – altri due uomini preziosi “gratis”: non a caso, con Ramadani si è parlato di Jerome Boateng (in scadenza col Bayern, ma più vicino alla Roma) e Maksimovic, portato proprio dal mister a Napoli. In difesa sarebbero ottimi colpi. 

SBARCO DALL’ESTERO
Scende dai radar Sinisa Mihajlovic, anche se va comunque tenuto caldo. Così come un altro Italiano “vero”, contattato per la stagione straordinaria con lo Spezia e il suo bel calcio offensivo. In alternativa a Sarri, è la pista estera a prendere sempre più corpo. Benitez è stato offerto, ma poco considerato. Nel nome di Espirito Santo, si fa il segno della croce Lotito: «Si stanno facendo tanti nomi a vuoto, perché oggi e domani non lavorerò. Martedì inizierò le consultazioni per il nuovo tecnico». Eppure proprio oggi potrebbe sbarcare a Roma Villas Boas, proposto da Mendes al posto dell’altro assistito Conceicao, come contraltare al neo romanista Mourinho, del quale è stato assistente nel Porto, al Chelsea e all’Inter. Lotito smentisce qualunque appuntamento, ma in questa fase sta cercando di nascondere ogni indizio. I depistaggi sono sempre dietro l’angolo, Tare rimane in silenzio. Villas Boas ha lasciato l’Olympique Marsiglia, è stato esonerato dopo vari attriti e sfoghi pubblici, non aveva accettato il ridimensionamento. E aveva persino pensato al ritiro. 

DEAD LINE 


Rimane un mister x straniero sul podio. C’è ancora Leonardo Jardim a spasso, dopo l’ultima esperienza nel 2019 a Monaco. In Belgio avevano rilanciato la candidatura di Van den Brom, allenatore olandese del Genk, stimato da Tare. Intanto Inzaghi all’Inter ha firmato e la Lazio vuole risolvere la questione panchina al massimo entro il 9 giugno. Sul mercato italiano c’è Walter Mazzarri, guru della difesa a 3, per due volte è stato vicino alla Lazio in passato, aspetta un progetto suggestivo. Occhio ad Andrea Pirlo, venerdì ha interrotto ufficialmente il rapporto bianconero. Piace al Sassuolo, ma è possibile che entri a far parte del lungo casting di Lotito. Ieri il presidente era di nuovo vispo e ringalluzzito, dopo aver ingoiato con Inzaghi l’ultimo boccone amaro del tradimento. Sembra in vena di cancellare ogni rimorso, vuole risollevare un popolo.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero