Sarri, due turni di stop per gli insulti a Mancini. Il tecnico del Napoli:«Non accetto accuse di omofobia»

Sarri, due turni di stop per gli insulti a Mancini. Il tecnico del Napoli:«Non accetto accuse di omofobia»
E' arrivata la decisione del giudice sportivo della Lega, Tosel, sugli insulti omofobi di Sarri a Mancini: il tecnico del Napoli è stato squalificato per due turni, da...

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E' arrivata la decisione del giudice sportivo della Lega, Tosel, sugli insulti omofobi di Sarri a Mancini: il tecnico del Napoli è stato squalificato per due turni, da scontare in coppa italia.


A proposito del tecnico dell'Inter, la Gazzetta rivela un episodio accaduto quando Mancini era allenatore della Fiorentina e che lo ha visto apostrofare con gli stessi insulti un giornalista. Lo stesso tecnico nerazzurro è stato multato di 5 mila euro per avere, al 47' del secondo tempo, uscendo dall'area tecnica, tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell'allenatore della squadra avversaria che l'aveva insultato; per avere inoltre, al termine della gara, negli spogliatoi, rivolto al Quarto Ufficiale un'espressione irriguardosa.  

LA REAZIONE DI SARRI
Il tecnico del Napoli, raggiunto a Castel Volturno dall'inviato di Striscia la Notizia che gli ha consegnato il Tapiro d'Oro, ha ribadito il proprio punto di vista sulla vicenda:  «Non accetto accuse di omofobia, è solo un'offesa dettata dalla rabbia. Una normale litigata da stress di fine partita, in un momento concitato è scappata qualche parola di troppo. Ho chiesto scusa a Mancini appena l'ho visto nello spogliatoio e poi pubblicamente. Non accetto accuse d'omofobia perché la mia storia parla d'altro: ho avuto due amici omosessuali che purtroppo sono morti», ha sottolineato Sarri. «È un'offesa dettata dalla rabbia. Mi sono scusato con tutti gli omosessuali, più di così non posso fare. Purtroppo in campo, sotto stress, può succedere. La prossima volta cercherò di stare zitto, però temo di ripetermi, perché per carattere ogni tanto mi scappa qualche parola di troppo», ha aggiunto.

IL COMUNICATO DEL NAPOLI
«La decisione del Giudice Sportivo acclara formalmente l'assenza di qualsiasi connotazione razzista ed omofoba nelle parole pronunciate dal Mister Sarri nei riguardi dell'allenatore della squadra avversaria durante la gara di Tim Cup di martedì scorso». Lo afferma il Napoli in una nota sul sito della società: «Conoscendo lo spessore umano e culturale del proprio allenatore, il Napoli non ha mai nutrito alcun dubbio in merito e ritiene che il pentimento per le parole proferite, manifestato ripetutamente e pubblicamente da Sarri, attesti ancora una volta le qualità personali e la capacità di autocritica dello stesso», aggiunge il club di De Laurentiis in una nota ufficiale. «Escluso pertanto perentoriamente che le parole di Maurizio Sarri potessero essere espresse con spirito discriminatorio si auspica che l'allenatore dell'Inter possa accogliere le scuse più volte manifestate e che le vicende puramente sportive dei rispettivi club tornino a concentrare l'attenzione dei media e del pubblico», conclude il Napoli.

NESSUN RICORSO

«Il caso Sarri-Mancini fa giurisprudenza, ma il Napoli non farà ricorso»: lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, legale della SSC Napoli, intervenuto oggi a Radio Crc. «La decisione presa da Tosel - continua Grassani - non è stata facile perchè ha dovuto giudicare una tematica mai contemplata prima. La vicenda ha una delicatezza fuori dal comune per cui questo caso fa giurisprudenza. Dal mio punto di vista è una decisione nel complesso di buon senso e di equilibrio, Tosel ha applicato le regole».

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Il Messaggero