A San Siro si torna a galoppare, ma i fantini hanno la mascherina

A San Siro si torna a galoppare, ma i fantini hanno la mascherina
In tempi di coronavirus, la mascherina diventa obbligatoria anche per i fantini, che hanno ricominciato a gareggiare negli ippodromi italiani. All'ippodromo Snai San Siro di...

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In tempi di coronavirus, la mascherina diventa obbligatoria anche per i fantini, che hanno ricominciato a gareggiare negli ippodromi italiani. All'ippodromo Snai San Siro di Milano, nell'anno del centenario, la stagione del galoppo è partita senza il tradizionale colpo di cannone inaugurale, ovviamente a porte chiuse e con le presenze ridotte al minimo indispensabile per mantenere le distanze nelle scuderie, nel tondino e a bordo pista.


Sono state cancellate anche le premiazioni delle dieci corse, inclusa quella clou, il Premio Apertura Centenario, vinta da Aspettatemi, montato da Carlo Fiocchi. All'ingresso dell'ippodromo è stato predisposto un 'check point' per la misurazione della temperatura, ed erano consigliati anche i guanti di lattice, ma dopo le prime corse molti i fantini hanno scelto di non utilizzarli perché il caldo faceva sudare eccessivamente le mani. Obbligatoria invece la mascherina.

A sentire i fantini, dà fastidio «soprattutto quando si sta fermi o si monta al tondino. Durante la corsa, invece - è l'opinione condivisa dai protagonisti delle corse -, l'adrenalina fa dimenticare tutto, non ci sono problemi per la respirazione». E comunque ci si adatta, anche perché, ha notato il fantino Antonio Fresu, «almeno così abbiamo ripreso a lavorare e a fare quello che ci viene meglio».
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Il Messaggero