Dopo due sconfitte, è arrivato il momento di rialzarsi in piedi. «Contro la Sampdoria serve la gara perfetta, dimostriamo quello che siamo», l’ordine di...
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Risultati. «Dobbiamo fare punti e dopo due sconfitta servono ancora di più».
Cambi. «Quando si perde si ha sempre torto. Siamo all'inizio della stagione, qualcuno non è ancora al massimo. Bonaventura era l'unico che mi poteva garantire di arretrare a centrocampo».
Spogliatoio. «Io non dirò mai quello che la gente vuole sentirsi dire. Ho grande rispetto per tutti i giocatori, sono come miei figli. Avranno massimo rispetto sempre. Io mi devo mettere a disposizione dei calciatori, mi dispiace non dire di più».
Accoglienza tifosi Sampdoria. «Io sono un professionista, sono da qualche anno nel calcio e ne ho viste tante. Mi dispiacerebbe se l'accoglienza fosse negativa, ma è una cosa che ci può stare. Il mio affetto per la Samp c'è sempre».
Gara. «Non voglio più vedere che la squadra che accetti l'andamento della partita e mi aspetto rabbia, orgoglio e responsabilità, oltre agli aspetti tecnico-tattici. I ragazzi erano molto dispiaciuti per la sconfitta di domenica e si portano addosso questo dispiacere».
Niang. «Si mette a disposizione della squadra, è importante. Può crescere ancora tanto, non si deve accontentare, ma non si deve dare la responsabilità a un solo giocatore».
Senatori. «Quando le cose non vanno bene, i giocatori di maggiore esperienza sono quelli più criticati. Succede ovunque, non solo qui».
Milan. «La squadra ha bisogno di crescere e per farlo serve lavoro e trovare maggiori certezze tattiche. Questo ci permetterà di giocare con maggiore continuità. Non sono preoccupato perché vedo grande voglia di fare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero