Vialli e Mancini, notte da scudetto: foto ricordo con la Sampdoria campione d'Italia nel '91

Vialli e Mancini, notte da scudetto: foto ricordo con la Sampdoria campione d'Italia nel '91
Amarcord e reunion. In prima fila nella foto, senza per forza mettersi in posa, c’è il bomber. Manco a dirlo, da da apripista. Basco in testa. E accosciato, come da...

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Amarcord e reunion. In prima fila nella foto, senza per forza mettersi in posa, c’è il bomber. Manco a dirlo, da da apripista. Basco in testa. E accosciato, come da copione. O come se fosse in campo e non per strada. Più dietro, in piedi, il suo grande amico: insieme sono stati per anni, a Marassi e su tutti i campi d’Italia e d’Europa, i gemelli del gol. O meglio, come li hanno sempre chiamati gli altri compagni, negli anni più belli della Sampdoria di Paolo Mantovani: ecco Pisolo, cioè Vialli che adesso ha la barba, e Cucciolo, sì quel Mancini che ora è il ct della Nazionale.


Non ha più i ricci Gianluca, non li ha mai avuti Attilio Lombardo, il popeye blucerchiato. Ha sempre il ciuffo Roberto che su Instagram mette in vetrina la foto dei campioni d’Italia del ‘91. Non c’è più l’indimenticabile allenatore slavo Boskov, il papà di quei campioni. Ma gli ali altri eccoli lì, nella notte milanese. Si sono ritrovati per la consegna, nella Sala Buzzati, del premio «Il bello del calcio». Lo riceve Vialli, ma è come se appartenesse pure a loro. Si riconoscono tutti, anche se da quello scudetto sono passati quasi 28 anni: lo zar Vierchowod, il tappetaro Cerezo, Mannini, Ivano Bonetti, Lanna, Nuciari, Salsano, Bocchino, Pari, Invernizzi e Pagliuca.
 
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Il Messaggero