Salernitana in A, Lotito porta tutti da Santa Rita. Gravina: «Ora cedi il club». Festeggiamenti, muore un tifoso

Salernitana in A, Lotito porta tutti da Santa Rita. Gravina: «Ora cedi il club». Festeggiamenti, muore un tifoso
Un miracolo sportivo, la festa e poi la tragedia. La Salernitana torna in A, ma piange un tifoso di 28 anni morto ieri sera, dopo un incidente in modo sul lungomare. Ma andiamo...

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Un miracolo sportivo, la festa e poi la tragedia. La Salernitana torna in A, ma piange un tifoso di 28 anni morto ieri sera, dopo un incidente in modo sul lungomare. Ma andiamo con ordine. Lotito va in pellegrinaggio a ringraziare Santa Rita. Una promessa fatta la scorsa estate, durante il ritiro a Roccaporena: fece un voto alla Santa. Alla fine della gara vinta per 3-0 sul Pescara (con le reti dei due “laziali” Andreson e Casasola), che ha sancito il magico salto dalla B alla serie A, i giocatori, staff tecnico, con Castori in testa (per lui la seconda storica promozione in A dopo quella col Carpi nel 2015) e società hanno prima ballato e cantato negli spogliatoi e poi una volta saliti sul pullman si sono diretti non a Salerno, bensì a Roccaporena, vicino Cascia, per mantenere la promessa fatta la scorsa estate. Questa mattina andranno sullo scoglio di Santa Rita, saliranno i trecento gradini e si metteranno in preghiera. Con il fautore di questa iniziativa, Lotito, che ha raggiunto i giocatori ieri sera. E a cena ha fatto un discorso, più o meno dicendo «siete un gruppo che ha cercato in tutte le maniere di portare a casa il risultato. Non è cosa comune: non tutte le squadre sono così e questa è stata la vostra forza. Siete una famiglia».


 DA SANTA RITA 
Per il patron questo successo non se lo potrà godere del tutto. «È una grande gioia ed una grandissima soddisfazione. Ho mantenuto gli impegni», ha detto Lotito all’Adnkronos. Sono le sue uniche parole: è squalificato e non può parlare, anche per via dell’imminente cessione della società. Come ha ricordato ieri il presidente della Figc Gravina, l’articolo 16 bis delle Noif è chiaro e “due società nella stessa categoria con lo stesso proprietario non è possibile, Lotito sa quello che deve fare”. E il presidente della Lazio, pur riluttante, si sta muovendo da tempo per cedere il pacchetto azionario del club campano, tecnicamente in mano al cognato Marco Mezzaroma e al figlio Enrico. Per passare la mano ha 30 giorni di tempo, che partono della chiusura ufficiale del campionato di B. I tempi però saranno stretti, visto che entro il 30 giugno c’è l’iscrizione al prossimo campionato. I rumors parlano di un imprenditore romano (non può essere collegato a Lotito sempre secondo la norma), ma anche di un fondo straniero e dell’interessamento di Della Valle. Gli acquirenti, insomma, non mancano. 
EUFORIA INCONTROLLABILE

Dunque, davanti a un simile scenario, dovrebbe cadere anche la possibilità di un piccolo cortocircuito e vuoto normativo (clausola generale comma 4 del 16 bis), con l’ennesima deroga all’orizzonte, che poteva verificarsi nel caso in cui non ci fosse nessuno interessato. La promozione ha fatto impazzire un’intera città. In barba ad ogni regola sugli assembramenti e il distanziamento. Tantissimi tifosi e famiglie sono scese sulle strade, ma tanti erano senza mascherina. I festeggiamenti sono stati turbati da un incidente mortale nel quale ha perso la vita un giovane di 28 anni. Il ragazzo era da solo alla guida del motociclo. Saranno fondamentali per comprendere l’accaduto anche le telecamere della zona. Il 28enne era conosciuto negli ambienti della tifoseria: un centinaio di supporter granata si è recato all’obitorio dell’ospedale dove si trovava la salma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero