Russia 2018, la commedia dell'assurdo: basta fare della Svezia l'Italia che non c'è

Russia 2018, la commedia dell'assurdo: basta fare della Svezia l'Italia che non c'è
La Svezia ha vinto. Quindi l'Italia ha tre punti. Calma, però. La stonata tarantella sull'equazione Svezia=Italia ha già stancato. E pure parecchio. Primo...

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La Svezia ha vinto. Quindi l'Italia ha tre punti. Calma, però. La stonata tarantella sull'equazione Svezia=Italia ha già stancato. E pure parecchio. Primo perché è falsa; secondo perché non porta a niente. Basta col fare della Svezia l'Italia che non c'è. Perché, partecipando malvolentieri a questa commedia dell'assurdo, non sta scritto da nessuna parte che gli azzurri avrebbero battuto la Corea del Sud, come invece si commenta senza troppo pensarci. L'Italcalcio non sta in Russia per colpe sue; non può, non deve prendersela con nessun altro se non con se stessa. La Svezia non c'entra niente e continuare a metterla in mezzo, tra un rimpianto e l'altro, è esercizio realmente patetico.  Così come cominciare a sussurrare, soprattutto sui media: peccato, con un'Argentina così, con una Germania così, con un Brasile così... Come se l'Italia, incapace di qualificarsi per manifeste incapacità, avrebbe poi recitato - forse per grazia divina, chissà - un ruolo di primissimo piano in Russia. Basta, per pietà. Sarebbe davvero molto più serio interrogarsi ancora sul perché l'Italia è fuori dai giochi. E su chi, in campo e dietro una scrivania, l'ha costretta a restare ai margini del calcio mondiale. Lasciando stare una volta per tutte gli altri e concentrandosi solo su se stessi; senza fantasticare a vuoto su partite e avversari che non ci sono. Che non esistono. Senza più rincorrere i fantasmi, ma costruendo il futuro.
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Il Messaggero