Russia 2018, l'Europa comanda un calcio livellato

di Massimo Caputi

Tattica, fisicità e conoscenza. Tre elementi che ormai da anni hanno livellato il calcio, come ribadito nell'avvio del Mondiale. Tre pareggi e una sconfitta per le 4...

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Tattica, fisicità e conoscenza. Tre elementi che ormai da anni hanno livellato il calcio, come ribadito nell'avvio del Mondiale. Tre pareggi e una sconfitta per le 4 big hanno fatto sensazione, ma occhio ai giudizi affrettati, tra i flop, oltretutto, ci sono delle evidenti differenze. Anche sconfitta, la Germania rimane temibile, non fosse altro per la sua tradizione. Rispetto alle rivali le mancano genialità e soluzioni alternative ai titolari più datati. In virtù della forza del Portogallo e della presenza di un certo Cristiano Ronaldo, la Spagna è quella che ha destato la migliore impressione. Completa, con una fisionomia ben delineata e tanti giocatori di valore ed estro. Il reparto meno solido è la difesa. Il reparto difensivo è un problema serio che accomuna tutte le nazionali più forti, in particolar modo l'Argentina, che delle quattro sembra la meno completa. Le tante, fin troppe, soluzioni offensive a disposizione di Sampaoli creano più confusione che certezze. Il Brasile è potenzialmente più forte di quanto mostrato con la Svizzera, migliorerà se Neymar giocherà per la squadra e questa non giocherà per lui. Un dato appare comunque già certo: la complessiva superiorità delle squadre europee su tutte le altre.

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Il Messaggero