Un pallonetto d'autore, un cucchiaio sballato, qualche assist pregevole, ma tutto al piccolo trotto e senza l'ombra di un sorriso. Momo Salah lascia il mondiale, che...
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Momo Salah ha le pile un pò scariche e dopo un pò Hector Cuper lo piazza come prima punta. L'ex giallorosso al 21' su lancio di Said si fa beffe dei due centrali e del portiere con un pallonetto elegante. Sauditi momentaneamente allo sbando: al 23' Salah, ancora lanciato a rete, sbaglia il cucchiaio, che ha visto fare tante volte da Totti. Poi tocca a Trezeguet mangiarsi due ottime possibilità al 33' e 34'. Sembra una gara a senso unico, ma l'Arabia reagisce con caparbietà: al 37' El Hadary respinge su fiondata di Al Faraj, poi si gode il suo momento di gloria al 41' respingendo sul palo un rigore di Al Muwallad e concesso per un mani discutibile di Fathi. Discutibile come il bis concesso, dopo consultazione Var, dal colombiano Roldan, per una mini-spinta di Ali Gabr su Al Muwallad. Al 50' tira Al Falaj per il pari, 'matusalemmè El Hadary non ripete il miracolo. Nella ripresa l'Egitto, in rosso fisso per 20', concede l'iniziativa all'Arabia condotta dall'acume di Otayf e dall'intraprendenza di Al Faraj che di testa al 16' costringe in angolo El Hadary. L'Egitto risponde con un colpo di testa di Trezeguet di poco fuori, ma è solo un fuoco di paglia. Al 94' ennesima incursione con gol vincente di Al Dawsari. I sauditi fanno festa, l'Egitto esce a testa bassa, per Salah è la scialba conclusione di un mondiale stregato.
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Il Messaggero