«È tempo che l'Italia venga buttata fuori dal Sei Nazioni. A beneficio della reputazione del torneo e, paradossalmente, dell'Italia». Comincia...
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La teoria di questo editoriale è che all'Italia simili progressi sembrano preclusi («l'Italia non mostra il minimo segnale che possa diventare la Francia del 21/o secolo»), e quindi farebbe meglio a tornare a misurarsi «in una competizione in cui siano favoriti, e non in una dove vengono sovrastati e battuti pesantemente. Romania e Georgia rappresentano il livello di competitività dei loro standard». Dopo aver definito «un vecchio clichè», il fatto che sia molto più bello passare un «lungo fine settimana a Roma anziché a Bucarest o a Tbilisi», e auspicato che si torni al Cinque Nazioni, viene ribadito che «espellere gentilmente l'Italia sarebbe un bene per il torneo, per la reputazione dello sport e dell'Italia stessa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero