Nasce Collektr e il rugby diventa più social che mai: i test match allargano le frontiere del tifo

Kelly Haimona, Samuela Manoa, Leonardo Sarto e Tommaso Allan
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Un “Grande Fratello” sorridente e accogliente. Buono, insomma; non quello di Orwell. Un sofisticato software che consente di rintracciare tutti i commenti, le immagini e i video, con argomento i test match della Nazionale di rugby, postati su Facebook, Twitter, Instagram e Vine. E che ripropone quella mole imponente di materiale su un sito-aggregatore. Si chiama Collektr ed è la nuova frontiera studiata da Cariparma, sponsor della Federugby fresco di rinnovo fino al 2016 (con opzione sul 2017), in occasione dei test match autunnali che l'Italia del rugby sosterrà contro Samoa (8 novembre, Ascoli Piceno), Argentina (15, Genova) e Sudafrica (22, Padova).




Collektr è un social media live. Per i lettori meno adusi alla tecnologia, si tratta di un diario collettivo dove confluirà tutto ciò che sui social network tratterà degli impegni di Parisse e soci. Sin da oggi, all'indirizzo testmatch.rugbycariparmaca.it sarà visualizzato tutto ciò che in Rete avrà come hashtag #CariparmaTestMatch. Il tutto passerà attraverso il filtro di moderatori: esatto, persone in carne e ossa in mezzo a questo profluvio di informazioni e diavolerie dell'era Internet.



A tutta questa cosmogonia di termini “di tendenza” è legato anche un concorso a premi che vede come testimonial Mauro Bergamasco. Attraverso l'hashtag #RugbyCuorePassione, a partire dal 28 ottobre i tifosi proveranno a convincere della loro passione per questo sport il flanker azzurro, per ricevere biglietti omaggio per le tre partite. Invieranno allora, anche in questo caso, commenti, foto, video e quant'altro testimoni la loro passione per la pallovale. Quale giurato migliore di Mauro Bergamasco, l'unico in grado di vestire l'azzurro per quindici intensi anni?

Sulla pagina Facebook dello sponsor federale saranno poi attivate rubriche fisse settimanali, che vedranno il coinvolgimento degli stessi giocatori e del giornalista Giorgio Cimbrico.



Quella dei social network non è certo dimensione inesplorata per la Federazione Italiana Rugby, tra le più attive del Paese su questo fronte. Mentre scriviamo, la fan page ufficiale su Facebook conta quasi 150.000 iscritti; 43.100 sono invece i follower, ossia i seguaci su Twitter (@Federugby). Numeri da capogiro a cui contribuì in maniera determinante, il 3 febbraio 2013, il successo 23-18 dell'Italia sulla Francia all'Olimpico. Il terzo storico trionfo sui Bleus, secondo al Sei Nazioni, fu difatti l'inizio di una clamorosa crescita che porta oggi uno sport fortemente legato alle tradizioni come il rugby ai piani alti del gradimento del popolo Internet. Fango, sudore e... clic. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero