Sei Nazioni, 4 cambi per l'Italia contro l'Inghilterra: Tommaso Allan titolare all'apertura

Tommaso Allan
Più “roccioso” in difesa e  più “quadrato" strategicamente rispetto al talento istintivo di Canna, Tommaso Allan parte titolare...

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Più roccioso in difesa e  più “quadrato" strategicamente rispetto al talento istintivo di Canna, Tommaso Allan parte titolare nella squadra che il ct O'Shea ha assemblato poer sfidare domenica (alle 16, diretta DMax) l'Inghilterra nel tempio di Twickenham per il terzo turno del Sei Nazioni. L'Inghilterra, va da sé, le ha vinte tutte, mentre l'Italia è al palo sì come da pronostico ma con troppi punti sul groppone.


Rispetto alla pesante sconfitta con l'Irlanda, oltre ad Allan, titolare l'ultima volta in giugno nella vittoria contro il Canada, avremo l'equiparato Steyn che rientra dal primo minuto al posto di Mbandà in terza linea, l'ala Bisegni per Esposito, mentre fra i centri ecco subito Michele Campagnaro che sta facendo scintille con l'Exeter nella Premiership in Inghilterra. In panchina trovano posto il tallonatore Gega, i piloni Rizzo e Ceccarelli, il seconda linea Biagi, il flanker Mbandà, i due mediani Bronzini e Canna e Benvenuti.

Inutile dilungarsi sull'impossibilità della sfida contro gli inglesi, per di più nella Fortezza di Twick e in serie positiva giunta a 16 vittorie consecutive. L'Italia, poi, non li ha mai battuti ma al tempo stesso il ct O'Shea conferma ciò che in effetti nel rugby è altrettanto impossibile pianificare. "Ho letto che dovremo sperare in una sconfitta dignitosa, ma non è certo con questo obbiettivo che abbiamo lavorato questa settimana sia a livello fisico-tattico sia a livello psicologico, perché il ko durissimo con l'Irlanda continua a fare male. Allora lo sanno tutti che se l'Inghilterra giocherà bene vincerà: è nella logica delle gerarchie, ma starà a noi rispettare il nostro piano di gioco per fermarla e imporre anche le nostre iniziative. E guardate che non sono d'accordo con chi dice che contro l'Irlanda non abbiamo lottato: i 214 placcaggi effettuati dagli azzurri sono lì a dimostrarlo. Dobbiamo smetterla di compatirci: lavoriamo, e non basterà un giorno, per sostenere i talenti che nel nostro rugby non mancano".

Vedremo se questo piano prevede una maggiore conservazione del possesso anche con un minore ricorso ai calci tattici, ma certo che contro avversari di tale magnificenza non è pensabile né praticabile puntare solo a un gioco di rimessa. 


L'Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Giulio Bisegni, 13 Michele Campagnaro, 12 Luke McLean, 11 Giovanbattista Venditti, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse (cap), 7 Simone Favaro, 6 Abraham Steyn, 5 Andries Van Schlakwyk, 4 Marco Fuser, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lovotti. A disposizione 16 Gega, 17 Rizzo, 18 Ceccarelli, 19 Biagi, 20 Mbandà, 21 Bronzini, 22 Canna, 23 Benvenuti.
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Il Messaggero