Rugby, Sei Nazioni, O'Shea ne cambia solo uno per la sfida all'Olimpico: ecco Polledri

Rugby, Sei Nazioni, O'Shea ne cambia solo uno per la sfida all'Olimpico: ecco Polledri
Per l'utima tappa del Sei Nazioni, sabato alle 13.30 all'Olimpico contro la Scozia, il ct Conor O'Shea lancia Jake Polledri per sostituire l'infortunato Mbanda. Il...

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Per l'utima tappa del Sei Nazioni, sabato alle 13.30 all'Olimpico contro la Scozia, il ct Conor O'Shea lancia Jake Polledri per sostituire l'infortunato Mbanda. Il 23enne italo-inglese, che gioca nella serie A britannica con il Gloucester, debutta nel torneo con solide credenziali nel ruolo di terza linea e per la soddisfazione anche del padre Peter, bandiera del Bristol con oltre 500 match. E' l'unico cambio effettuato del ct in un gruppo che finora ha deluso non tanto per le quattro sconfitte, ampiamente prevedibili, ma per non essere restata incollata fino in fondo agli avversari. Con la Scozia, che ha battuto Francia e Inghilterra, l'ultima chance di recuperare orgoglio e fiducia.


Ecco la formazione che affronterà gli scozzesi davanti ad almeno 55 spettatori:
15 Minozzi, 14 Benvenuti, 13 Bisegni, 12 Castello, 11 Bellini, 10 Allan, 9 Violi, 8 Parisse, 7 Polledri, 6 Negri da Oleggio, 5 Budd, 4 Zanni, 3 Ferrari, 2 Ghiraldini, 1 Lovotti. A disp. 16 Fabiani, 17 Quaglio, 18 Pasquali, 19 Steyn, 20 Licata, 21 Palazzani, 22 Canna, 23 Hayward.


«Il nostro futuro è adesso: abbiamo iniziato un percorso che con questo gruppo ci consentirà di crescere anno dopo anno, anche dopo il Mondiale. Ma sabato vogliamo vincere contro la Scozia», dice O'Shea «Il nostro problema è che dobbiamo gestire le energie  so che è difficile ma questo è il nostro cammino. Sono sicuro al 100% che siamo sulla giusta strada. È difficile perché vogliamo vincere subito, ma con questo gruppo impareremo sempre la nostra prestazione quando capiamo le cose fondamentali in ogni partita. Sono contento che questo gruppo ha imparato tanto in questo 6 Nazioni. È dura perché vogliamo vincere e prima di tutto vogliamo essere nei prossimi due anni nella top 10 del ranking mondiale. Ma io penso a oggi e se ho sempre detto che al 6 Nazioni se noi giochiamo al massimo e gli altri al massimo noi perdiamo, ora dico che è possibile vincere contro tutti, se solo riusciamo a controllare quel che vogliamo nei momenti importanti del match. Lo scorso anno abbiamo iniziato un processo. Vogliamo vincere contro la Scozia e sappiamo che ci sono due o tre momenti fondamentali in una partita. Se li coglieremo, forse vinceremo sabato. Ma dobbiamo creare opportunità
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Il Messaggero