Rugby, rinvio primaverile-estivo per le azzurre e Under 20 ma con rivoluzione

Rugby, rinvio primaverile-estivo per le azzurre e Under 20 ma con rivoluzione
Arrivederci, ragazze. Arrivederci, ragazzi. Il Sei Nazioni 2021 che parte domani, sabato 6 febbraio, sarà senza il consueto contorno. Nei giorni scorsi sono stati...

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Arrivederci, ragazze. Arrivederci, ragazzi. Il Sei Nazioni 2021 che parte domani, sabato 6 febbraio, sarà senza il consueto contorno. Nei giorni scorsi sono stati infatti ufficializzati i rinvii al weekend del 3-4 aprile del torneo femminile e al 19 giugno di quello Under 20, sebbene in quest'ultimo caso - a causa della pandemia - si era anche parlato di una possibile cancellazione, dopo la sospensione e quindi il "rinvio al duemilamai" dell'edizione scorsa. Tuttavia non tutti i mali vengono per nuocere, visto che gli organizzatori della storica manifestazioni, custodi di una tradizione ultracentenaria, ne approfitteranno per applicare alcune importanti rivoluzioni.

A dir poco radicale quella per le donne, il cui calendario è già compresso in vista dei Mondiali di categoria previsti in Nuova Zelanda il prossimo autunno e le relative qualificazioni. Impossibile definire delle bolle per un mondo in larghissima parte dilettantistico: nel Vecchio Continente, la sola Inghilterra detentrice del titolo 2020 vive appieno lo status professionistico, semipro' quello delle francesi. La competizione sarà allora suddivisa in due gironi da tre squadre ciascuno. L'Italia, inserita nella pool A, debutterà il 10 o 11 aprile proprio contro l'Inghilterra in casa e bisserà il finesettimana successivo contro la Scozia. Due partite per tutte che delineeranno la classifica in base alla quale, il 24 o 25, si giocheranno le finali in cui le squadre incontreranno le pari piazzate del girone opposto. Giocheranno in casa proprio le nazionali della pool A.

Formula classica, invece, per gli Under 20, che seguiranno sì lo stesso ordine delle partite del torneo maggiore, ma il calendario (non ancora annunciato) sarà ridotto di tre settimane fino all'ultimo turno previsto in luglio. E se per allora fossimo ancora alle prese con tamponi e vaccini? Una certezza, più che una possibilità, nonostante la previsione sui contagi faccia ben sperare per quel particolare particolare periodo dell'anno. Eppure, in questo caso, non si parla ancora di piano B. All'avventura. Come tutti noi, del resto.      

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Il Messaggero