Rugby, Francia di misura sull'Irlanda, Galles resiste alla rimonta della Scozia

Rugby, Francia di misura sull'Irlanda, Galles resiste alla rimonta della Scozia
La sorprendente e intensa vittoria della Francia sull'Irlanda (10-9). Il sofferto e meritato successo del Galles sulla Scozia (27-23). In classifica, e in attesa del match tra...

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La sorprendente e intensa vittoria della Francia sull'Irlanda (10-9). Il sofferto e meritato successo del Galles sulla Scozia (27-23). In classifica, e in attesa del match tra Italia e Inghilterra, la Francia comanda a quota 4 punti, seguita dal Galles a 3 e dall'Inghilterra a 2. Quarta l'Irlanda a 1, chiudono Italia e Scozia a 0. Comunque andrà tra azzurri e bianchi di Sua Maestà, il secondo turno del Sei Nazioni 2016 è già una compilation di emozioni.


FRANCIA-IRLANDA
I primi 8 minuti vedono un'Irlanda scatenata in attacco: ritmo forsennato, solite sequenze lunghissime, pressione costante. Al 5', un calcio all'ala di Sexton viene intercettato dall'onnipresente Vakatawa (mostruosa la sua performance in difesa, praticamente annullato in attacco), ma gli uomini di Schmidt non si perdono d'animo e, tornati in attacco, al quarto d'ora, vengono premiati: calcio di punizione da 40 metri ma in posizione centrale per Sexton, il quale non sbaglia e ottiene il momentaneo 0-3.
L'Irlanda ha comunque fame, piazza le tende nella metà campo avversaria, crea grattacapi a una difesa al limite del lecito e, alla mezz'ora, Sexton raddoppia, punendo così un brutto placcaggio di Poirot che mette fuori combattimento Kearney. Immediata la risposta della Francia, che dimezza il vantaggio ospite con Plisson. Lo stesso Plisson che, al 35', sbaglia il drop del pareggio.
I Bleus hanno ritrovato possesso di qualità. Tuttavia alla prima occasione utile gli irish rimpinguano il bottino: altro calcio da 40 metri di Sexton, al 39', ed è 3-9. Plisson potrebbe rispondere poco prima dell'intervallo, ma la zampata finisce per le terre.   
Tra primo e secondo tempo, la battaglia, resa ancora più dura dalla pioggia, consegna tanti infortunati. E sono le mischie a catalizzare l'attenzione. In mezzo c'è anche una meta giustamente annullata a Henshaw, lanciato da un tocco in avanti di Payne su un pallone alto.
Sono comunque i padroni di casa ad avere il pallino del gioco nella ripresa. Segno che i cambi di Novès tra gli avanti a inizio ripresa hanno sortito il loro benefico effetto. Non che sia facile penetrare il muro di maglie verdi, perfetto attorno ai raggruppamenti. Eppure i Bleus la sfidano, decidendo tra l'altro di giocare in touche un comodo calcio di punizione. Presunzione? No, orgoglio, accompagnato sugli spalti dalla Marsigliese e dalle bandierine tricolore: Slimani e soci si piazzano nella 22 irish e dal 64' al 69' è sagra della mischia chiusa a 5 metri dalla linea, in posizione centrale. Gli irlandesi tengono ma, quando al 70' Machenaud sposta l'ovale al largo, trova uno stupendo affondo di Medard, l'Irlanda cicca in difesa ed è la meta dell'8-9. Poi 10-9 e sorpasso con la trasformazione di Plisson.
Nel finale possesso irlandese, difesa con il coltello tra i denti dei francesi e botte da orbi fino al fischio finale. 

GALLES-SCOZIA
Lo 0-0 dura 7 minuti. Un veloce attacco scozzese, un velocissimo contrattacco gallese e subito tutti a lustrarsi gli occhi. La prima meta è tutta velocità: up-and-under di Biggar a centrocampo, il più lesto è Gareth Davies che semina tutti e vola a mille in meta. Fa 7-0 con la trasformazione di Biggar.
Stupenda la meta scozzese. Viene da una grande reazione degli Highlander: il capitano e mediano di mischia Laidlaw accorcia i tempi e dopo una quindicina di fasi arriva il delizioso calcetto in area di meta di Russel per l'accorrente Seymour. Laidlaw trasforma ed è parità. Anche sul piano dello spettacolo.
Meno brillante, più macchinosa, la trasmissione dei gallesi. Talvolta imprecisi anche in fase difensiva; non la macchina da guerra vista a Dublino domenica scorsa. Alla mezz'ora Laidlaw punisce, arrivano i punti del 7-10; 5 minuti dopo ancora parità, con un calcio di Biggar; ma all'intervallo si va sul 10-13 grazie a un altro piazzato del 9 scozzese. 
Più intraprendenti i Dragoni in apertura di ripresa. Usano il piede per cercare varchi, gli scozzesi rispondono e le squadre si annullano. Almeno fino al 45', quando, dopo un bel break di North, trovano il fallo e la pedata del 10 rosso che vale il 13-13.
La Scozia non muore facilmente. E spenti gli ardori gallesi, continuano a proporre un rugby certosino che frutta un altro calcio al centro dei pali. Laidlaw, allora, porta di nuovo in vantaggio i suoi.
Il Galles ne ha ufficialmente abbastanza. Tom James ruba palla sulla sinistra e macina metri che è una bellezza. Il momento più duro per la difesa scozzese. Sugli sviluppi dell'azione gli Highlander offrono la loro proverbiale difesa tutta muscoli e cuore. Il resto lo fanno gli avanti. Stupenda la mischia con introduzione gallese che gli uomini in blu "disinnescano" nei propri 5 metri, ma nulla possono sulla ripartenza vincente di Jamie Roberts. Meta: 20-16.

Una mazzata. Perché la segnatura di North a 10 minuti dalla fine arriva in mezzo a una parata di uomini scozzesi stanchi e confusi (27-16). Al 78', una poderosa progressione di Taylor aiuta ad accorciare le distanze, ma il 27-23 serve soltanto ad alimentare speranze. Il successo è del Galles.
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Il Messaggero