Sulla carta un "semplice" allenamento aperto al pubblico. In pratica: il delirio, che le transenne del campo numero 1 del Centro di Preparazione Olimpica all'Acqua...
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AUDACE
Dai fan giungono le richieste più strane. Anche quella di una audace ragazza che vorrebbe entrare negli spogliatoi. Già, con i giocatori dentro.
«Chi è il tuo rugbista preferito?», chiede il cronista ai più piccoli e si scatena una sorta di sondaggio. Lo vince il capitano Sergio Parisse, seguito da Martin Castrogiovanni. I minirugbisti assistono all'allenamento e col pallone imitano i gesti. «Ma poi il pallone mi serve per l'autografo!», ricorda giustamente un altro.
«Chi è il tuo preferito?» E un'altra ragazza, in stile delirio da rockstar, butta lì: «Ma che ne so!? Sono tutti belli!»
SNACK
Un'ora di allenamento. Dalle 16 alle 17. Poi la corsa dei giocatori al banchetto dello snack, a base di muffin con gocce di cioccolato e banane. Banchetto che Martin Castrogiovanni studia vorace. «Castrooo!», gli ruggisce un giovanissimo pilone dell'Appia Rugby con la penna in mano. «Sì, aspetta. Mangio qualcosa e arrivo», risponde il campione come se lo conoscesse da una vita.
Intanto nel pubblico si ride della grossa per quelle stravaganti acconciature-matricola in stile “Il nome della Rosa”. «Guarda, te lo fa lui l'autografo – dice "Frate Tuck" Zanusso indicando Barbieri – è più famoso di me!» Mentre Van Schalkwyk deve inginocchiarsi per entrare nell'obiettivo di uno smartphone agganciato a un selfie-stick.
AUTOGRAFI
Un allenamento ulteriore per firmare autografi. E ci sono tutti, anche l'infortunato Odiete con le stampelle. La rugbymania emoziona gli uomini del ct Jacques Brunel. Sul campo numero 1 intanto si accendono le luci. Qualcuno sarà ancora lì a firmare e firmare e firmare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero