Partenza per le Americhe prevista domani sera, 2 giugno, alle 18.45 da Fiumicino. Volo per Buenos Aires con scalo a Londra. Sembra fatto apposta: tutti verso una nuova avventura...
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«C'è tantissimo entusiasmo – conferma il 32enne romano seconda linea Valerio Bernabò, veterano del gruppo – ed è normale che sia così. È evidente che ci sia più voglia con l'arrivo del nuovo tecnico. Veniamo da una stagione piuttosto travagliata e c'è tanta voglia di non vivere né far vivere più determinate situazioni. Per noi giocatori è tutto molto stimolante, anche per via della presenza di uno staff allargato che contribuisce ad avere nuovi input, modulare nuove cose. Al momento l'obiettivo è mantenere alto il ritmo di allenamento e l'intensità, in modo che diventino abituali una volta che saremo in campo».
CAMBIAMENTI
Ma non soltanto. È fondamentale, infatti, metabolizzare le ultime terribili uscite sotto la gestione Jacques Brunel. «Sicuramente ci sarà qualcosa di diverso, ma non subito – frena Michele Campagnaro, 23 anni e l'ultima stagione nelle fila degli inglesi Exeter Chiefs – Ovvio che non possa cambiare tutto radicalmente, la filosofia di Conor e Mike (Catt, allenatore dell'attacco; ndr) verrà fuori più in là». In cosa consiste questa filosofia? Il centro azzurro ricorda gli Harlequins guidati dal ct irlandese: «Lui punta molto sul gioco aperto, studiando al massimo il coinvolgimento degli avanti oltre che dei trequarti nella manovra d'attacco. Forse vorrà portare questo in Nazionale. Del resto è un bel gioco, che se ha portato risultati positivi negli Harlequins può sortire gli stessi effetti qui». Comunque sia si guarda all'Inghilterra in tutti i sensi. «Questo tipo di allenamento ricorda molto quello che si usa da quelle parti. C'è grossa attenzione alla preparazione atletica, che non è però fine a se stessa bensì direttamente collegata al pre-gara, adeguata al ritmo della partita». In questo sistema, l'Italia guadagna un Campagnaro «con un anno estremamente formativo alle spalle. Mi sono trovato davanti a una nuova realtà, a nuove sfide, ripartendo da zero. Con l'arrivo di altri stimoli mi sono messo alla prova. Sarò un punto fisso tra i trequarti? Lo spero, visto che la concorrenza è dura. Così come spero di essere sempre all'altezza. E se avrò qualche responsabilità in più mi farà piacere».
ECONOMIA AZIENDALE
Come annunciato lunedì, capitano della spedizione sarà Edoardo Gori, che – per sua stessa ammissione – per lo stesso ruolo avrebbe invece scelto il compagno di Nazionale e di studi Bernabò.
Il Messaggero