Rugby, cadono gli Dei All Blacks: il Sud Africa espugna Wellington 34-36 Gli highlights I numeri del miracolo

Nuova Zelanda - Sud Africa 34-36
Ohibò: inaspettati segni di vita sul Pianeta Rugby, cannibalizzato in lungo e in largo dagli All Blacks. Le loro imbattibili divinità sono finite a sorpresa in...

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Ohibò: inaspettati segni di vita sul Pianeta Rugby, cannibalizzato in lungo e in largo dagli All Blacks. Le loro imbattibili divinità sono finite a sorpresa in ginocchio davanti al Sud Africa che nel Quattro Nazioni australe ha trionfato 34-36. Sì, persino in trasferta e partendo da un pronostico talmente avverso che farà ricco il folle che ci aveva messo sopra qualche moneta.


Nel Championship gli Springboks, provenienti da due mortificanti ko con Argentina e Australia, si sono imposti nella capitale Wellington come sempre spazzata dal vento del Pacifico: era da 9 anni che non riuscivano a mettere il muso davanti ai neozelandesi in casa loro, oltre a perdere gli ultimi 6 match consecutivi nel torneo: l'anno scorso in Nuova Zelanda, ad Albany, per dire, finì 57 a zero per gli All Blacks, la più pesante sconfitta di sempre nella bisecolare storia delle due potenze che fino all'embargo degli anni 80 e 90 dovuto all'apartheid si dividevano il dominio del mondo ovale. A ogni modo questo successo varia almeno un po' la musicalità per il 4 Nazioni che altrimenti sarebbe restato monocorde come le ultime edizioni. 

E allora, per sottolineare lo strapotere neozelandese negli ultimi anni si può ricordare che dall'anno dell'ultima coppa del mondo, il 2015, vinta dagli All Blacks - va da sé - così come nel 2011, i tutti neri hanno giocato 47 partite perdendone solo 3, oltre a un pareggio. Una nel 2016 con l'Irlanda (a Chicago)  e 2 nel 2017 (che anno orribile laggiù) contro la supersquadra dei Lions (ancora al Westpac di Wellington) e contro l'Australia in trasferta.

In questo periodo di dominio quasi incontrastato gli All Blacks hanno segnato in media 38,5 punti a partita mettendone sul tabellone complessivamente 1.789 e subendone solo 784, ovvero 245 mete marcate contro 75. Non esiste al mondo e in ogni sport, lo ripetiamo, non esiste una squadra con un record di questa caratura.

Ecco allora che la vittoria odierna degli Springboks vale davvero un Perù con gli Dei del Rugby che comunque un po' di afflato l'hanno conservato per i loro scudieri più forti: il ko con il Sud Africa ha risparmiato il record dell'Eden Park di Auckland che resiste immacolato appena dal 1994. Gli ultimi a sollevare quello scalpo furono i francesi, una generazione fa.




Nuova Zelanda: 15 Jordie Barrett, 14 Ben Smith, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Ryan Crotty, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (cap.), 7 Sam Cane, 6 Liam Squire, 5 Scott Barrett, 4 Samuel Whitelock, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Karl Tu’inukuafe
A disposizione: 16 Liam Coltman, 17 Tim Perry, 18 Ofa Tuungafasi, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Jack Goodhue, 23 Damian McKenzie

Marcatori Nuova Zelanda
Mete: J. Barrett (5), A. Smith (16), Ioane (38, 53), Taylor (60), Savea (75)
Conversioni: Barrett (16, 53)

Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Jesse Kriel, 13 Lukhanyo Am, 12 Damian de Allende, 11 Aphiwe Dyantyi, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Warren Whiteley, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (cap.), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Bongi Mbonambi, 17 Beast Mtawarira, 18 Wilco Louw, 19 RG Snyman, 20 Francois Louw, 21 Ross Cronjé, 22 Elton Jantjies, 23 Cheslin Kolbe
Marcatori Sudafrica
Mete: Dyantyi (20, 57), Le Roux (25), Marx (32), Kolbe (42)

Conversioni: Pollard (20, 25, 32, 42)

Arbitro: Nigel Owens
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Il Messaggero