Positivi Rugani e Gabbiadini, la serie A si mette in quarantena

Positivi Rugani e Gabbiadini, la serie A si mette in quarantena
La Serie A trema. Dopo Rugani anche Gabbiadini è risultato positivo al coronavirus – secondo caso in meno di 24 ore -, con effetti collaterali a catena e il rischio...

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La Serie A trema. Dopo Rugani anche Gabbiadini è risultato positivo al coronavirus – secondo caso in meno di 24 ore -, con effetti collaterali a catena e il rischio concreto che il numero di giocatori contagiati nel nostro campionato aumenti, col passare dei giorni e dei tamponi. «Sono risultato positivo anche io – il messaggio di Gabbiadini -. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto, mi sono arrivati già tantissimi messaggi. Ci tengo comunque a dirvi che sto bene, quindi non preoccupatevi. Seguite tutti le norme, restate a casa e tutto si risolverà». Si ferma – ovviamente – la Samp, che ha attivato tutte le procedure previste e monitora con attenzione le condizioni di un paio d’altri giocatori che presentano sintomi compatibili con quelli del virus. In isolamento anche il Verona, ultima squadra ad aver affrontato i blucerchiati domenica scorsa a Marassi: «A seguito del comunicato di U.C. Sampdoria riguardo alla positività del calciatore Manolo Gabbiadini al COVID-19, viene sospesa ogni attività agonistica programmata sino a nuova comunicazione». 

DENTRO AL J-HOTEL
Più complessa la situazione che riguarda la Juventus, prima squadra della Serie A a denunciare un giocatore positivo in rosa. «Avrete letto la notizia e per questo ci tengo a tranquillizzare tutti coloro che si stanno preoccupando per me – le rassicurazioni sociale di Daniele Rugani -, sto bene. Invito tutti a rispettare le regole, perché questo virus non fa distinzioni! Facciamolo per noi stessi, per i nostri cari e per chi ci circonda». Rugani è tutt’ora asintomatico - addirittura sfebbrato nella giornata di ieri- , insieme a lui ci sono altre 121 (tra calciatori, membri dello staff, dirigenti, accompagnatori e dipendenti ) persone in isolamento (tra casa e JHotel), compreso Agnelli. La Juventus infatti si è mossa immediatamente su due fronti: da una parte ha adottato il protocollo sanitario previsto in caso di contagio, con una massiccia quarantena che ha coinvolto 121 persone, compreso il presidente Agnelli, dall’altra ha lanciato una raccolta fondi donando 300 mila euro. «In questo momento di emergenza anche noi di Juventus vogliamo dare il nostro contributo rispettando le regole e chiedendo a tutti di rispettarle – il messaggio di Agnelli -. Anche io da ieri sto osservando un periodo di isolamento volontario, ma dobbiamo e vogliamo fare di più. Insieme ai ragazzi abbiamo lanciato una raccolta fondi per sostenere il nostro personale sanitario sul territorio piemontese. Vi chiediamo di contribuire, pur distanti rimaniamo uniti, e usciremo da questo momento delicato». 
CLIMA SURREALE

Le squadre di A, intanto, vivono in un clima irreale, tra allenamenti sospesi (tutte tranne il Napoli, che ha ripreso ad allenarsi nell’incertezza della prossima sfida di Champions contro il Barcellona, mentre ieri la Uefa ha ufficializzato il rinvio a data da destinarsi di Juventus – Lione) e quarantene. L’unico lontano anni luce dall’emergenza coronavirus è Cristiano Ronaldo, nella sua villa da 7,2 milioni di euro a Funchal, isola di Madeira insieme alla famiglia, e senza biglietto di ritorno. «Sia Cristiano sia i suoi familiari non presentano alcun sintomo - hanno sottolineato le autorità dell’isola - al momento non c’è alcuna possibilità di contagio».
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Il Messaggero