Pirlo, lo scudetto scappa aspettando Messi

Pirlo, lo scudetto scappa aspettando Messi
La Juventus predestinata, con due squadre in una; l’Atalanta...

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La Juventus predestinata, con due squadre in una; l’Atalanta pronosticata, calcio totale e solo applausi: siamo appena alla quinta di campionato, ma per Pirlo e Gasperini l’obiettivo scudetto è già da rincorrere, con una classifica avara e le loro squadre che parlano meglio la lingua europea dell’italiano. Basta anche meno di una volpe consumata come Lucescu per contestare a Pirlo la mancanza di equilibri nella sua Juve, a caccia di una quadratura del cerchio che per ora manca. Alla prima esperienza in panchina, ma spinto dalla convinzione della società - largamente condivisibile - di aver investito non scommesso sulla sua scelta, Pirlo ha bisogno di tempo per mettere a punto il motore della squadra, per ora gestisce un cantiere aperto. Il problema però è proprio questo:un club come la Juventus di tempo ne ha poco. Rischia di perdere terreno prezioso in campionato e i 3 pareggi consecutivi (all’Olimpico contro la Roma, a Crotone e con il Verona) fanno storcere qualche naso in un ambiente dove si è abituati a vincere anche senza dominare. Treno in ritardo, caos calmo, mister X, rosa shocking: i commenti del dopo Verona tradiscono delusione e inquietudine almeno nella tifoseria. L’allenatore dovrà tenerne conto, con realismo e qualche mea culpa. All’esordiente Pirlo non mancano le attenuanti: preparazione con tempi corti e insufficienti, precampionato inesistente, uomini nuovi da inserire nel suo progetto, qualche assenza pesante, la scelta di reimpostare il cuore della squadra. Ed è proprio a centrocampo che il motore non ingrana. Forse, mettendo insieme tutte queste considerazioni, il tecnico juventino dovrà limitare il turnover frenetico di questo avvio, puntando su un assetto più stabile e rassicurante che non può escludere Dybala e Kulusevski. Da oggi, con la Champions, sia per Gasperini che per Pirlo torna l’aria fin qui salutare dell’Europa. A Bergamo arriva l’Ajax, a Torino c’è Messi con un Barcellona ammaccato ma inviperito dalla sconfitta interna con il Real Madrid.

 

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Il Messaggero