Cristiano Ronaldo, Allegri: «Mi ha detto che vuole andare via, passano i campioni ma la Juve resta»

E’ già tempo di andare oltre a Ronaldo, nella conferenza stampa di vigilia per Massimiliano Allegri è già un ex. Nessuna polemica, solo qualche...

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E’ già tempo di andare oltre a Ronaldo, nella conferenza stampa di vigilia per Massimiliano Allegri è già un ex. Nessuna polemica, solo qualche frecciatina del tecnico che si appresta ad affrontare la seconda di campionato senza il giocatore simbolo degli ultimi tre anni. «Cristiano Ronaldo ieri mi ha detto che vuole lasciare subito la Juventus. È vero, confermato. Per questo oggi non si è allenato e non è a disposizione per domani contro l’Empoli». Il messaggio è chiaro, ma non basta a disinnescare la bomba.

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Cristiano Ronaldo, addio alla Juve a un passo

«Senza Cristiano bisogna migliorare, da tutti i punti di vista, lavorando di squadra e nei singoli. Dobbiamo arrivare nel più breve tempo possibile all’equilibrio mentale sufficiente per vincere partite e gestire i momenti della gara. Non sono deluso - spiega Max - ha fatto una sua scelta, le cose nella vita passano, qui sono passati Sivori, Platini, Del Piero e Buffon, rimane la Juve che è la base solida per ottenere risultati. CR7 è stato 3 anni, ha dato il suo apporto e si è messo a disposizione: la vita va avanti come è normale che sia. E’ un grande campione, gli auguro tutte le fortune del mondo, è stato un grande esempio anche per ragazzi, c’è solo da ringraziarlo. Ma domani c’è l’Empoli bisogna fare i due punti».

 

Le parole di Allegri

Poi Allegri scende nei dettagli sul retroscena di un addio che solo la settimana scorsa allenatore e dirigenza non consideravano. «Sabato prima di Udine gli ho comunicato che sarebbe andato in panchina, lui mi aveva detto che sarebbe rimasto a Torino, poi è cambiata la situazione e bisogna accettarla, serenamente. Bisogna che rimanga chi ha voglia di rimanere e di lavorare. Stamattina Cris ha salutato e comunicato ai compagni la sua decisione. Nella vita non mi meraviglio di nulla. C’è il mercato e ci sono le esigenze singole. Mai guardare indietro ma avanti. Dobbiamo essere molto arrabbiati solo per quello che abbiamo lasciato per strada a Udine. Come ridistribuiremo le responsabilità? Abbiamo molti giocatori con gol nelle gambe: Dybala, Morata, Kulusevski, McKennie e Rabiot solo per fare qualche nome. Sul mercato siamo in linea con la società. Se riusciamo a trovare un attaccante che ci migliori e soddisfi le nostre esigenze bene. Altrimenti rimaniamo così, la rosa è ottima. Sono soddisfatto dei ragazzi che ho a disposizione».

 

 

 

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Il Messaggero