Roma, Zaniolo: un gol pesante per prendersi il futuro

Foto Mancini
Ora manca il gol in trasferta. Nicolò sta pian piano, partita dopo partita, diventando grande e quella reazione rabbiosa dopo la rete del pari, quell'urlo a quella Sud...

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Ora manca il gol in trasferta. Nicolò sta pian piano, partita dopo partita, diventando grande e quella reazione rabbiosa dopo la rete del pari, quell'urlo a quella Sud semivuota, sono stati degli inviti. A non essere abbandonati, a essere capiti e incitati in un momento di difficoltà, nonostante la figuraccia di Firenze. Lui si è esposto, lui che ha solo diciannove anni e ha cominciato questa stagione quasi come ultima ruota del carro e che ora si ritrova a tirare il gruppo. Ora Zaniolo è dentro la Roma, se la deve solo prendere. Terzo gol in giallorosso, terzo gol all'Olimpico. Terzo gol pesante. Dal carattere al campo, Zaniolo è il più giovane calciatore ad aver segnato i suoi primi 3 gol con la maglia della Roma in Serie A (19 anni e 7 mesi) dai tempi di Francesco Totti. L'ex numero dieci della Roma c'era riuscito a 18 anni e 6 mesi nel 1995. Una vita fa. Quel gol al Milan, il primo sotto la curva Sud, è un vero e proprio calcio alla crisi. A fine partita il centrocampista si è calato nei panni del veterano. «Meritavamo di più, ci sono state occasioni nitide per segnare e non ci siamo riusciti. Nulla però è da buttare, la prestazione c'è stata e venerdì c'è un'altra partita da vincere, a Verona contro il Chievo. La figuraccia con la Fiorentina è dimenticata? Dobbiamo dimostrare che in Coppa è stato solo un caso, dobbiamo lavorare per arrivare in Champions, che per noi è un obiettivo importante. Di Francesco ci ha aiutato? Ci ha spronato, ci ha chiesto di avere coraggio e ci ha detto che la tattica non conta più di tanto se non ci mettiamo qualcosa in più, ci ha spronati a fare bene, a dare una prova di carattere. Stavolta ci siamo riusciti ma non siamo stati molto fortunati».

CRESCENDO

Anche Karsdorp fa progressi. «Fisicamente devo migliorare un po', dopo ottantacinque minuti sentivo crampi al polpaccio e flessore ma sto facendo meglio e lo sto facendo vedere. Sono un lottatore, sono tornato. Migliorato anche in fase difensiva? Devo migliorare in fase difensiva. Per me è stato difficile: arrivo, firmo il contratto poi ho avuto tre infortuni in poco tempo e la gente è diventata impaziente. Ora sono contento di riuscire a dimostrare il mio valore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero