Roma, Spalletti: «La sconfitta è colpa delle mie scelte. Lo stadio? Ci sta che Pallotta prenda e vada via»

Roma, Spalletti: «La sconfitta è colpa delle mie scelte. Lo stadio? Ci sta che Pallotta prenda e vada via»
«Mi dispiace per il risultato e per la gente che era venuta allo stadio. La prestazione secondo me è figlia delle mie scelte. I calciatori c'entrano poco, non li...

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«Mi dispiace per il risultato e per la gente che era venuta allo stadio. La prestazione secondo me è figlia delle mie scelte. I calciatori c'entrano poco, non li ho messi in condizione di fare una buona partita». Luciano Spalletti fa autocritica dopo la sconfitta di misura subita dalla Roma all'Olimpico col Villarreal nel ritorno dei 16/mi di Europa League. I giallorossi passano comunque il turno grazie al 4-0 in Spagna, ma il tecnico fa mea culpa: «La scelta tattica è stata sbagliata e si è verificata ancor più sbagliata nello scorrere dei minuti. Nel secondo tempo siamo andati un pò meglio dopo che però la squadra aveva fatto un'enorme fatica. E quando si fa male bisogna assumersi le proprie responsabilità. Non ho lavorato nella maniera corretta anche nella testa. Non dimentichiamo però che viene tutto in considerazione del risultato eccezionale dell'andata». Insomma, poco male. La sconfitta è indolore e permette alla Roma di continuare a inseguire il trofeo continentale: domani a Nyon c'è il sorteggio degli ottavi. «Noi vogliamo dire la nostra in futuro, abbiamo le carte in regola per passare anche altri turni - sottolinea Spalletti -. Ci sono tantissime squadre forti oltre al Manchester United, che è il nome che portiamo sempre come esempio di avversario da battere. Ma non è l'unico».


CAPITOLO STADIO

«Le parole di Pallotta sui problemi legati alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle? È uno che viene a investire da un altro paese, a migliorarlo, a creare presupposti di crescita. Secondo me c'è anche da aspettarsi che prenda e che vada via. Poi ci si accorgerà dopo di quello che abbiamo perso», ha detto Spalletti toccando il tasto rovente del nuovo stadio. «A vederla così ci sono cose che non riesco a capire. Mi viene difficile pensare che sia così dura trovarsi d'accordo per una cosa da cui ne trarranno tutti beneficio. A volte viene il dubbio: chi ha interesse a non farlo fare? - dice il tecnico - Mi sembra che nelle ultime ore ci sia stato un dialogo con il Comune. Si sta parlando e non so quale sia la risultanza. Ormai è troppo che se ne parla e mi sembra che ci sia la disponibilità, però non sono nelle condizioni di poter giudicare perché non sono competente. Ora però sono stimolato a guardarci in maniera più precisa e profonda perché non riesco a capire». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero