Roma-Verona, Fonseca "congela" Dzeko: «Ne riparliamo a breve...»

Roma-Verona, Fonseca "congela" Dzeko: «Ne riparliamo a breve...»
Paulo Fonseca non ne può più e spera che qualcosa, da qui a domani sera, data ultima per le trattative in entrata e uscita, cambi. E che la Roma possa voltare...

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Paulo Fonseca non ne può più e spera che qualcosa, da qui a domani sera, data ultima per le trattative in entrata e uscita, cambi. E che la Roma possa voltare pagina, con Dzeko magari altrove (e lui sempre in attesa di giudizio, con le solite ombre alle spalle, da Sarri ad Allegri etc). Ma le possibilità che Edin possa andare via sono minime, non resta che un last minute per la Premier (si parla timidamente del Liverpool, scambio con Origi, o del City). Paulo, questo lo sa, e nonostante lo strappo con il centravanti sia evidente, aspetta. Prende tempo. Si lascia una porta aperta, perché non si sa mai. Se Edin non troverà sistemazione, si dovrà per forza arrivare a un compromesso interno, che coinvolgerà pure la società, la proprietà. Per questo Fonseca, alla vigilia della sfida di stasera contro il Verona, prima dice «non voglio parlare di Dzeko» e poi aggiunge «vediamo la prossima settimana», e anche sulla fascia da capitano gli parte un «vediamo». Fonseca tiene Dzeko in congelatore, in attesa di vedere l’effetto che fa. 


ASSENZA

Di sicuro stasera, come all’andata e per motivi diversi, il “9” non ci sarà (ufficialmente è infortunato, questo va ricordato). Ma a differenza della sfida al Bentegodi, l’attacco verrà guidato da Mayoral, mentre a settembre c’era Micki, con Pedro e Pellegrini alle spalle. «Ci sono state tante speculazioni, non voglio contribuire. Bisogna pensare alla partita, alla Roma e a quanto sarà importante vincere. Il Verona è una grande squadra e sarà una gara difficile. Il gruppo destabilizzato dalla vicenda Dzeko? Possiamo invece vedere come abbia giocato con lo Spezia. Questo dice tutto». Per Fonseca, insomma, si può fare a meno di Dzeko, ma il problema è che non basta El Shaarawy, nonostante il suo entusiasmo: è una questione di ruolo. Ma almeno del ritorno del Faraone, il tecnico parla volentieri. «Conosce bene il calcio italiano, le sue caratteristiche possono aiutare la squadra. Ha tanta voglia di tornare e aiutare la Roma, è importante che l’allenatore senta questa voglia quando parla con un giocatore. El Shaarawy ama la Roma». Come dimostrano le parole dello stesso Faraone. «Quando arrivai qui la prima volta mi resi conto che questa città ti entrano dentro in un attimo e restano nel cuore per sempre. Ora non vedo l’ora di tornare a lottare per questa maglia». La Roma, con un attacco da “ristrutturare”, intanto deve battere il Verona per riprendere il terzo posto e non subire il doppio scavalco Juve-Atalanta. «Il Verona è molto bravo a difendersi, è una squadra molto forte. Marca a uomo e non lascia giocare le altre squadre», sostiene Fonseca. Ci vuole un attaccante di peso. Che non sarà Dzeko, questo è chiaro a tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero