Roma, traffico al centro: 4 giocatori diversi in mezzo alla difesa. Ma Fonseca non insiste con gli esperimenti: torna Smalling

Smalling (foto Gino Mancini)
Fonseca, in questo inizio di stagione, è andato avanti per tentativi. L’obiettivo del portoghese: rendere affidabile la difesa, in attesa di riavere a disposizione...

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Fonseca, in questo inizio di stagione, è andato avanti per tentativi. L’obiettivo del portoghese: rendere affidabile la difesa, in attesa di riavere a disposizione Smalling, acquistato a titolo definitivo ad inizio ottobre (dopo le prime 3 giornate di campionato) e subito finito ko in allenamento (distorsione al ginocchio). Non si può dire che abbia però risolto il problema: in 6 partite, la Roma non ha incassato gol solo al Bentegodi contro il Verona e alla Dacia Arena, sfide in cui il portiere Mirante è comunque risultato decisivo, in particolare nella notte passata in Friuli. L’allenatore, nei 5 match in cui ha scelto la linea a 3, ha schierato 4 giocatori diversi: Cristante contro il Verona (0-0), Ibanez contro la Juve (2-2) e l’Udinese (vittoria in trasferta: 0-1), Kumbulla contro lo Young Boys (successo a Berna: 1-2) e Mancini contro il Milan (3-3). Il reparto non ha mai dato garanzie, con errori (a turno) dei singoli e non sempre del centrale promosso, nella circostanza, come guida. L’inesperienza ha di sicuro influito: Mancini ha 24 anni, Ibanez 21 e Kumbulla 20. Solo Cristante, da tempo nel giro della Nazionale come Mancini, è più scafato con i suoi 25 anni, ma non va dimenticato che di solito fa il centrocampista (nell’Atalanta di Gasperini è stato spesso trequartista) e quindi rimane una soluzione d’emergenza. Anche con la linea a 4, proposta contro il Benevento (5-2) e quindi con la coppia in mezzo composta da Mancini e Ibanez, i giallorossi hanno comunque incassato altre 2 reti.


STOP ALLA ROTAZIONE
La fase degli esperimenti, pero, dovrebbe essere terminata lunedì sera a Milano. Fonseca, già domenica pomeriggio, ha annunciato il rientro di Smalling nella partita di domani in Europa League contro il Cska Sofia. Presenza ovviamente da confermare in giornata dopo la seduta di rifinitura a Trgoria. L’inglese, appena tornato in gruppo, è stato il principale rinforzo preteso dall’allenatore durante il mercato estivo. Sarà lui, proprio come è successo nella scorsa stagione, il leader della difesa: 31 anni il prossimo 22 novembre, è giocatore di spessore internazionale (la Roma ha pagato la sua assenza il 6 agosto a Duisburg quando è stata eliminata dal Siviglia).


NUOVO TREND
La presenza di Chris è fondamentale per la maturazione dei giovani che, guardando il lato positivo delle loro prestazioni nelle prime 6 partite, hanno certamente migliorato le loro conoscenze su movimenti e spostamenti in campo, E confermato di avere personalità e qualità. Fonseca, intanto, si gode le 3 rimonte di fila che hanno certificato i successi contro il Benevento e lo Young Boys e il pareggio contro la capolista Milan (a San Siro, addirittura il tris, cioè recuperando per tre volte lo svantaggio). L’anno scorso sono state 9 in 49 partite (6 successi e 3 pareggi). Psicologicamente e fisicamente la risposta del gruppo è dunque efficace. Come lo è quando deve sfruttare le palle inattive in attacco: en plein, con 3 gol su 3, contro la difesa di Pioli, corner di Pellegrini per il colpo di testa di Dzeko e angolo di Veretout per il tocco in acrobazia di Kumbulla. In mezzo il rigore di Veretout.


ARIA DI TRIUMVIRATO


Bene davanti, non dietro. Ne sa qualcosa Mirante, chiamato agli straordinari fino all’ultimo corner. Curiosità: il Cska Sofia potrebbe non annunciare l’erede di Belchev, allenatore esonerato lunedì, prima della gara all’Olimpico. Spazio, per ora, al triumvirato composto da Morales, Dinchev e Chomakov (arrivò in Italia da giocatore nel 2000, cominciando la sua lunga esperienza dal Ravenna). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero