Roma-Chievo doveva celebrare il suo addio all'Olimpico. Potrebbe diventare invece il Totti-day. Non solo perché lo stadio continua a riempirsi in suo nome. E nemmeno...
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La proprietà americana, che ha incaricato il dg Baldissoni di occuparsi della trattativa, non ci vuole rinunciare. Come accade in questi casi, l'intesa potrebbe essere trovata a metà strada: Francesco rinuncerebbe ai diritti totali (maglia da gioco che continua ad essere la più venduta, davanti a quelle di Salah e El Shaarawy; abbigliamento da gara; oggettistica minore, per intenderci: cappellini, astucci, cartelle, gadgets, borse, tazze…) e terrebbe per sé quelli personali (Lottomatica, lo sponsor relativo agli scarpini indossati ed eventualmente quello che si occuperebbe delle possibili maglie celebrative da indossare in Italia e in Europa). Ma c'è di più: perché tra le proposte al vaglio, c'è anche quella di estendere l'intesa da dirigente fino a 7 anni. Il ruolo è ancora da definire. Su questo però Totti è stato chiaro: non intende diventare esclusivamente un uomo immagine, relegato a mansioni di rappresentanza. Avrebbe piacere a ritagliarsi un ruolo operativo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero