Roma, se Dzeko non è in giornata sono dolori

Edin Dzeko
Dopo diciotto giornate del passato campionato, la Roma battendo il Sassuolo all’Olimpico (era il 26 dicembre 2018) si portò al settimo posto in classifica a quota 27...

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Dopo diciotto giornate del passato campionato, la Roma battendo il Sassuolo all’Olimpico (era il 26 dicembre 2018) si portò al settimo posto in classifica a quota 27 punti, lontana addirittura 23 lunghezze dalla Juventus prima della classe. Un anno e un pezzetto dopo, la Roma cade malamente in casa contro il Torino (lo stesso avversario della “prima” del 2019: lo scorso 19 gennaio finì 3-2) e dopo 18 turni si conferma - ma senza sorrisi - al quarto posto, con un distacco di sette punti dalla vetta della classifica. Anche se la Juventus, avversaria dei giallorossi domenica prossima ancora allo stadio Olimpico, e l’Inter, cioè le due capoliste, saranno impegnate soltanto oggi.

Il nuovo anno, al di là dei numeri di oggi e di ieri, si apre per la Roma con una grossa delusione e con l’amarissima sensazione di aver sprecato un’occasione immensa per dare un senso ancora più compiuto al proprio campionato. Un ko brutto, avvilente e inaspettato che ha mille padri e mille motivazioni, e che mortifica il brillante rendimento pre sosta della squadra di Paulo Fonseca. Con una mezza (mezza?) conferma: se Dzeko, regista d’attacco e finalizzatore, non va, la Roma segna poco. Tocca al ds Petrachi, ora, mettersi - e in fretta - al lavoro per risolvere il problema: il mercato è aperto. 
PUNTE SPUNTATE

Il Torino, come era facile prevedere visti i precedenti, ha giocato una partita completamente diversa rispetto a quelle un po’ tristi che sfodera in casa, cioè stavolta molto più attenta tatticamente e precisa tecnicamente, e la Roma non è riuscita a trovare la chiave giusta per difendere, patendo in maniera esagerata fin dall’avvio sulla propria corsia di destra e rischiando più volte di capitolare prima di beccare la rete di Belotti in pienissimo, ingiustificato recupero (pessima la direzione dell’arbitro Di Bello) di primo tempo. Una Roma troppo morbida dietro e poco cattiva davanti, con Dzeko con la testa sulle nuvole: ecco una delle (tante) spiegazioni per lo svantaggio all’intervallo. Una sorta di rarità, considerato il cammino precedente dei giallorossi. Non c’è stato il cambio di marcia, però, nella ripresa. Anzi... Segno che la Roma ha continuato a sbagliare il modo di attaccare e pure quello di difendere, viste le occasioni per gli ospiti prima del raddoppio di Belotti dal dischetto. Una Roma fuori di testa e dalla mira storta: insomma, la partita, condita da una marea di grossolani errori tecnici a tu per tu con Sirigu, è stata giocata dagli uomini di Fonseca (non esente da critiche, stavolta) senza essere al cento per cento dentro al campo. Un atteggiamento strano, per un gruppo che negli ultimi tempi aveva dato segnali importanti proprio sul piano della tenuta mentale. Ma, come detto, se Dzeko non è in serata sono dolori. E questa, forse, è la constatazione più dolorosa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero