De Rossi risponde a Edoardo, il tifoso della Roma malato terminale: «Daremo tutto, stiamo cercando di contattarlo»

Nei giorni scorsi, Edoardo aveva contattato una clinica in Svizzera per ricorrere al suicidio assistito

Roma, De Rossi risponde al tifoso malato terminale: «Daremo tutto. Stiamo cercando di contattarlo»
La Roma cercherà di dare tutto fino alla finale di Europa League. Parola di Daniele De Rossi che, oggi in confereza stampa alla vigilia della partita con il Milan, ha...

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La Roma cercherà di dare tutto fino alla finale di Europa League. Parola di Daniele De Rossi che, oggi in confereza stampa alla vigilia della partita con il Milan, ha risposto a un tifoso giallorosso malato terminale. Edoardo, così il nome del paziente, aveva mandato un messaggio alla società chiedendo di vedere la Roma vincere in finale nella competizione della Uefa. Quest'ultimo desiderio è stato espresso dopo aver contattato una clinica in Svizzera per accedere al suicidio assistito.

Roma, tifoso malato terminale in radio: «Datemi la vittoria in Europa League a Dublino prima di morire»

Le parole di De Rossi

La storia ha toccato molto sia il tecnico che la società: «Aldilà di promettere la vittoria, cosa che non posso fare, vorrei assicurare che daremo tutto per quel tifoso e per tutti gli altri. La questione ci ha toccato e la società sta cercando di rintracciarlo, a patto che lui voglia. Stiamo cercando di parlare anche l’emittente radiofonica; non sappiamo neanche come contattarlo, se lui vuole noi siamo qui. Rispettiamo la sua voglia di restare anonimo, ma se vorrà noi siamo pronti ad accoglierlo».

Il messaggio

Edoardo aveva chiamato in diretta durante "Te la do io Tokyo", programma radiofonico che parla dei giallorossi, a  cui aveva raccontato la sua storia. La decisione è arrivata a causa della qualità della vita, con la clinica elvetica che aveva comunicato solo due date disponibili. Una di queste è proprio il 22 maggio, giorno della finale di Europa League a Dublino: «È l'ultima possibilità per me di vedere una finale della mia squadra».

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Il Messaggero