Roma, Baldissoni: «Senza la certezze delle regole si falsa il campionato»

Si svolto questa mattina alla Corte d’appello federale in via Campania il ricorso della Roma contro le due giornate di squalifica a Kevin Strootman per...

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Si svolto questa mattina alla Corte d’appello federale in via Campania il ricorso della Roma contro le due giornate di squalifica a Kevin Strootman per simulazione in occasione del derby dello scorso 4 dicembre. A difendere il centrocampista l’avvocato Antonio Conte, il direttore generale Mauro Baldissoni, presente anche lo stesso calciatore. «Riteniamo che non ci fosse proprio accesso alla prova tv per un caso del genere, inoltre c’è un’interpretazione piuttosto estensiva e a noi preoccupano sempre le tensioni di quelli che sono i limiti della giustizia sportiva perché vanno a mettere un po’ in discussione le certezze delle regole del diritto che è sempre il presupposto fondamentale», ha detto Baldissoni pochi minuti prima dell’inizio della discussione del ricorso. Il dirigente ha espresso anche preoccupazione per la regolarità del campionato nel caso in cui la squalifica dovesse essere confermata: «Andare ad immaginare una norma pensata per una simulazione evidente di fronte ad un caso di simulazione parziale apre nuovi fronti. Ogni nuova frontiera mette in dubbio la solidità dell'impianto sportivo esistente, pone a rischio la regolarità del campionato e gli interessi di tutti».

 

LA RISPOSTA A MAROTTA

Le frasi pronunciate da Giuseppe Marotta mercoledì scorso hanno create polemiche in casa Roma, il dirigente bianconero ha attaccato lo stesso Baldissoni sostenendo che: «È un tifoso romanista ed è giusto che si abbiano queste esternazioni, ma prima giocheranno con il Milan. Gli direi di parlare con l’a.d Umberto Gandini, che è molto preparato e conosce bene il regolamento», il riferimento è alla frase pronunciata dal dirigente giallorosso: «Guarda caso hanno squalificato Strootman prima di Milan e Juventus». Non si è fatta attendere la risposta di Baldissoni: «Marotta ha detto delle cose giuste, sicuramente sono un tifoso e sono orgoglioso di esserlo. Ha anche detto che Gandini è preparato e competente e lo è tantissimo. Mi ha anche consigliato di consultarmi con lui ma lo facciamo già tutti i giorni. Marotta sa perfettamente quanto è importante che motivazioni discutibili come quelle della base di questa squalifica non passino al vaglio della Corte Federale, dato che è un interesse di tutti mantenere la certezza di diritto e vi dico che è d’accordo con noi sui presupposti di questo ricorso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero