Alla ricerca dell'identità perduta. Perché della Roma che nel girone di ritorno della passata stagione aveva trovato la sua quadratura, s'è persa...
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ROSA RISTRETTA
Un discorso che si può estendere anche alla mediana. Se c'è De Rossi in regia è un conto; se c'è Paredes un altro. E in difesa, dove il ko di Mario Rui (avrà la maglia 21) ha aperto una falla a sinistra. I sostituti in rosa infatti non sono terzini: Juan Jesus ci può giocare ma è un centrale e mostra tutti i suoi limiti quando un calciatore agile (ad esempio Jesus Corona) lo punta. Emerson Palmieri è un altro adattato' perché per corsa, tecnica e modo di giocare ricorda più un esterno in un centrocampo a cinque che in una difesa a quattro. L'unico che potrebbe farlo è Bruno Peres ma risolvendo così il problema a sinistra si scopre la fascia destra dove Florenzi terzino non è e soprattutto Lucio ha più volte ripetuto di volerlo schierare dalla mediana in su. L'impressione quindi è che alla Roma manchino gli specialisti del ruolo. Tornando a Florenzi: Alessandro sa fare tutto, in nazionale ha dimostrato che con un po' di allenamento potrebbe giocare anche in porta per quanto è bravo ma continuando a cambiargli posizione si corre il rischio di snaturarlo e mandarlo in confusione. E non è l'unico: Emerson Palmieri, Juan Jesus, Ruediger quando tornerà (già si mormora di schierarlo stabilmente a destra) ed altri, schierati in ruoli che possono ricoprire ma che non sono loro, rischiano di andare incontro a brutte figure. Perché nell'emergenza chiunque può ricoprire una posizione non sua e fare anche bella figura. Il problema è quando l'eccezione diventa la regola e si trasforma in consuetudine. Scegliere un modulo di riferimento come accaduto nella passata stagione potrebbe aiutare. Almeno nel regalare più certezze agli interpreti. E nell'evitare la ricerca degli alibi, pronta a partire al prossimo passo falso. Se è vero che la difesa a tre aiuterebbe nelle rotazioni e a sopperire ad una mediana corta è a quattro che la Roma convince maggiormente. Lucio lo sa, tocca a lui scegliere.
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Il Messaggero