Roma, Spalletti: «Dobbiamo essere come la Juve per vincere. Il contratto? Prima i risultati». Il video

Roma, Spalletti: «Dobbiamo essere come la Juve per vincere. Il contratto? Prima i risultati». Il video
Ricomincia il campionato, la Roma avrà un filotto di gare determinante (Milan, Lazio, Juventus) fino alla sosta natalizia per capire a quale obiettivo può...

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Ricomincia il campionato, la Roma avrà un filotto di gare determinante (Milan, Lazio, Juventus) fino alla sosta natalizia per capire a quale obiettivo può ambire. Domani c’è l’Atalanta, stasera la Juventus affronterà il Pescara: «Per essere bravi a mirare la Juve dobbiamo fare come fa la Juve», le parole del tecnico in conferenza stampa. Nel pomeriggio test in allenamento per Totti e Paredes, prossima settimana potrebbe recuperare anche Vermaelen.

 
Infortunati. «Manolas e Palmieri sono rientrati, Totti oggi fa allenamento con il gruppo e valuta le condizioni. Paredes rientra in gruppo, Vermaelen ha superato tutti gli step, ne devono fare un altro lunedì e se va bene anche quello da martedì torna in gruppo. Mario Rui sabato prossimo giocherà con la Primavera che affronterà il Bologna e la settimana successiva potrà tornare con noi se le risposte sono positive. Nura e Florenzi proseguono il percorso riabilitativo».
 
 
Strootman e Nainggolan. «È stato fondamentale lavorare con loro durante la sosta. Fare cose programmate ci ha dato la possibilità di respirare da una parte e allo stesso tempo di preparare questo periodo nel migliore dei modi».
 
L’Atalanta. «È la rivelazione del campionato, una squadra forte, una delle migliori. Dobbiamo pensare di andare ad affrontare una delle migliori del campionato. Nei numeri lo fanno vedere con il gioco che esprimono entrando in campo. A volte questi numeri sono accompagnati da un po’ di fortuna. Dobbiamo essere pronti a combattere, danno sempre il massimo sotto l’aspetto della battaglia e nei duelli individuali dove riescono a creare il risultato della partita. Non dobbiamo combattere i duelli, ma combattere respiro dopo respiro».
 
Bruno Peres. «Ha le stesse caratteristiche di attenzione alle due fasi come Florenzi. La posizione del mezzo si può raggiungere partendo da dietro o davanti. Mentre a Peres gli puoi chiedere solo quella partendo da dietro, a Florenzi gli puoi chiedere anche quella da davanti. Ma siamo coperti, le qualità ci sono e lo hanno fatto in maniera impeccabile. L’incidente? Ne ho parlato. Era più arrabbiato e dispiaciuto lui di me. Poi è chiaro che qualcosa da dirgli ce l’ho perché abbiamo la responsabilità dell’immagine della Roma». 
 
Dzeko e l’episodio in nazionale. «Ha fatto vedere che deve ancora imparare qualcosa, non ha fatto il massimo. Deve scegliere l’atteggiamento e il momento, è il suo tallone d’Achille».
 
L’obiettivo. «Se Allegri dai compiti di vittoria e di successi, faremo la sintesi e per essere bravi a mirare la Juve dobbiamo fare come loro. Vincere come fanno loro, avere gli stessi obiettivi. Quanto manca per essere al livello della Juventus? Se si fa poco non lo saremo mai. Il mestiere che hanno loro di portare a casa alcuni risultati e la bravura di cogliere l’attimo a saper valutare bene il momento importante. Adesso si dice che non giocano un buon calcio, ma se loro avranno la squadra che gioca un calcio migliore davanti aumenteranno la loro qualità. Noi dobbiamo consolidare quanto visto nell’ultimo periodo, noi dobbiamo anche essere bellissimi per portare a casa i tre punti».
 
Il futuro. «Per limitare o per ambire al contratto bisogna meritarselo e fare risultati. Per stare alla Roma bisogna fare risultati. Se me lo sono già meritato? Ci sta anche la mia valutazione, penso che quelli che rimangano alla Roma devono far vedere qualcosa. A volte alla Roma hanno fatto contratti ad allenatori che hanno mandato via dopo poco continuando a pagare il contratto, io voglio aiutarli a non a sbagliare. Non possiamo dire dopo 12 partite se abbiamo fatto o meno un buon risultato. Il discorso di valutazione obiettiva verrà fatto per ultimo. La società deve organizzarsi a prevenire tutto. La Roma è in crescita continua, stiamo lavorando in maniera profonda. Sul mio futuro è un discorso che non mi coinvolge, dipenderà dai numeri che farà la squadra. Non sono uno che deve gestire e comandare la Roma». 
 
 
De Rossi. «Con lui lavoriamo in maniera corretta, i giocatori hanno pensieri seri e corretti e Daniele ci sta dentro. In Nazionale ci sta che venga stimolato ma è in crescita costante dall’anno scorso ed è importante per noi».
 

Iniziare prima il campionato. «Ventura è uno attento e bravo. Se lui ha questa esigenza bisogna accontentarlo perché siamo tutti tifosi della Nazionale che ci rappresenta. Da parte mia è un sì». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero