«Nainggolan è uno a cui piace dare un senso di guerra alla partita perché è un guerriero in campo e dentro le gare» il Ninja è l’uomo...
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LA SVOLTA
Spalletti non ha portato solo innovazioni tattiche, ma anche nuove motivazioni che hanno alimentato i calciatori dal punto di vista psicologico: «Abbiamo fatto passi in avanti fondamentali e svoltato il modo di essere disponibili al risultato, c’è la sensazione di essere contenti per i successi dell’altro (vedi Strootman ndc). Questo in una squadra è importantissimo». Insomma a Trigoria sembra essere tornato il mutuo soccorso (definizione cara a Sabatini), questo ha permesso alla Roma di essere ancora in lotta per il secondo posto con il Napoli che giocherà sapendo il risultato dei giallorossi contro il Chievo: «Non conta nulla se giocheremo prima, noi dobbiamo fare bene il nostro lavoro». Ad aiutare la Roma domenica alle 12.30 ci saranno circa 50 mila spettatori: «Fa piacere che tornino, il calcio è fatto apposta per il pubblico. Domenica i giocatori restituiranno la goduria di avere i tifosi al seguito».
PANCHINA DECISIVA
Ad essere decisivi nella Roma di Spalletti non sono esclusivamente i titolari, ma anche chi entra a partita iniziata vedi Totti e Dzeko contro il Genoa: «Durante gli allenamenti sviluppiamo alcune scelte che devono essere coerenti con quello che poi si fa in campo. Se la formazione dà esito positivo e fa vedere che la strada è corretta ci si adegua. Bisogna essere bravi a inserirsi in quella strada e far meglio degli altri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero