Roma, Spalletti: «Blind? Non ho tempo per queste cose. Giovedì ci siamo riposati, adesso ripartiamo»

Luciano Spalletti alla vigilia della gara contro il Palermo torna sul pareggio di giovedì in Europa League assicurando che: «Gli episodi dolorosi non toglieranno la...

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Luciano Spalletti alla vigilia della gara contro il Palermo torna sul pareggio di giovedì in Europa League assicurando che: «Gli episodi dolorosi non toglieranno la voglia alla Roma». Il tecnico giallorosso sceglie di non commentare le recenti parole del tecnico dell’Olanda Blind su Kevi Strootman («Abbiamo fatto tutte le cose in modo corrette, Spalletti pensi alle cose sue»), ma annuncia che l’olandese sarà a disposizione per domani. Queste le sue dichiarazioni in conferenza stampa.

 
Infortunati. «Nura da giovedì ha iniziato ad allenarsi con la Primavera. Strootman è a disposizione, ieri si è allenato e verrà con noi, ha fatto bene ma la sua convocazione va pensata in maniera corretta. Ruediger ha giocato e fatto gol, ma deve comunque recuperare. Domani non posso portarlo perché deve recuperare, mercoledì verrà con noi. Peres e Perotti proseguono la riabilitazione, Seck non si sa quando lo riavremo e cosa ha. Vermaelem sta dando segnali positivi».
 
Il turno. «Sarà favorevole se riuscissimo a vincere la partita contro un avversario che in casa ha sofferto un po’ e in trasferta ha fatto la classifica che ha attualmente. Dobbiamo vedere cosa riusciamo a produrre nelle nostre prestazioni, perché ci capita ogni tanto di abbassare il livello».
 
Il Palermo. «De Zerbi è un allenatore forte e promettente. Il tanto nominato Zamparini ha una grandissima qualità nel saperli scegliere nonostante i tanti esoneri e li ha anche fortificati perché quando li mandi via e li riprendi li fai diventare più forti. In tanti hanno maturato una personalità, lui è presente e ti sta addosso e De Zerbi avrà un futuro importante».
 
La mentalità. «Un presidente può fare poco se non comprare giocatori che hanno qualità spiccata sotto questa voce. È importante la qualità, la forza, la tecnica e il carattere. Ci sono giocatori che non mollano mai e altri che abbassano il livello e si compiacciono di quello fatto precedentemente senza essere pignoli nella ricerca del risultato. Deve essere una qualità del professionista in generale capire quando bisogna essere bravi e professionisti. Ho avuto attaccanti che nella mia gestione lasciavano prendere la palla al difensore, poi però arriva quella decisiva e decide di prenderla. A noi ogni tanto succede che quando viene fatto un tragitto capita che sentiamo la fatica o che ci chiediamo cosa fare. Ci siamo riposati un po’, ma adesso ripartire è fondamentale».
 
La difesa. «La cosa anomala è quella che ci siamo fermati l’altra sera e non è dipeso dalla difesa. Un reparto non è il gestore della situazione, è sempre una conseguenza di quelli che sono davanti. Se quella punizione non gliela facevamo battere non avrebbero segnato. È doloroso ma gli episodi dolorosi non ci toglieranno la voglia di fare risultati e domani lo faremo vedere».
 
Blind su Spalletti. «Ha ragione lui. Non ho tempo di soffermarsi su questa cosa. Io frustato? Siamo addirittura alle offese…».
 
I preparatori. «Io porto sempre il mio staff quando vado a lavorare in un posto. Loro si sono messi a disposizione da subito. Noi il 90% delle esercitazione le facciamo con la palla. Loro sono perfetti nella documentazione del lavoro e per me è un valore aggiunto. Sono due persone buone ma devono accettare il mio metodo di lavoro».
 
Ruediger terzino. «Li può fare entrambi, non attacca come Peres ma difende come Ruediger. Li ha già fatti tutti e due. Anche l’allenatore della nazionale tedesca mi ha fatto questa domanda e io gli ho risposto che dipende dalla partita».
 

L’Europa. «Se la Roma ha vinto solo quattro partite in Europa dobbiamo aumentare questo valore. In Europa ci siamo e vogliamo restarci, è un’altra necessità che abbiamo. Portiamo sulle spalle della nostra squadra il nome della Capitale dell’Italia dobbiamo abituare tutti in giro per il mondo a godere della bellezza della nostra città e dei monumenti e fare buoni risultati per essere alla sua altezza».
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Il Messaggero