Roma, Skorupski: «Alisson tra i migliori al mondo, ma io devo giocare»

Roma, Skorupski: «Alisson tra i migliori al mondo, ma io devo giocare»
Ha rischiato di cadere nel dimenticatoio dopo essere tornato nella Capitale per via della grande stagione di Alisson. Lukasz Skorupski, classe ’91, dopo le 66 presenze a...

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Ha rischiato di cadere nel dimenticatoio dopo essere tornato nella Capitale per via della grande stagione di Alisson. Lukasz Skorupski, classe ’91, dopo le 66 presenze a Empoli in due campionati ne ha collezionata solo una in giallorosso contro il Torino in Coppa Italia e spera di esordire in campionato contro il Sassuolo: «A Roma sono stato una seconda scelta. Il primo è Alisson, uno dei più forti al mondo. Vedremo cosa succederà. Io devo giocare, a fine anno parlerò con i dirigenti e il procuratore e dirò che voglio giocare regolarmente, indipendentemente da dove mi trovo. Monchi lo sa, ci confrontiamo sempre, mi dice che Alisson non può uscire e che è forte. lo capisco, è vero, ma non posso accettarlo», ha detto il polacco a Sportowefakty qualche giorno fa. Senza mezzi termini, Lukasz manda un messaggio chiaro alla società che in fase di mercato proverà a piazzarlo in qualche club minore per fargli trovare continuità in campo: «Ho ambizioni diverse e nei prossimi mesi questa cosa deve cambiare. Però devo ammettere una cosa: non penso di aver perso tempo. Il preparatore della Roma, Marco Savorani, è bravissimo. Non ho giocato, ma sono migliore rispetto a dodici mesi fa. Ne sono certo». Anche se dalla panchina, Skorupski ha vissuto da vicino il trionfo contro il Barcellona che permesso alla squadra di Di Francesco di giocare la semifinale di Champions League: «Totti era nello spogliatoio e sembrava ancora uno di noi a fine partita. Ha pianto di gioia. Lui è così, splendido. E non ho dubbi: a Roma è più importante del Papa». 
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Il Messaggero