OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Il big match va alla Roma, che batte il Milan per la prima volta in Serie A, e conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato. Un poco di numeri: è il diciottesimo risultato utile di fila per la squadra di Spugna (16 vittorie e due pareggi), e arriva anche il quarto clean sheat consecutivo: Ceasar, oggi, nemmeno i guanti s'è dovuta sporcare a differenza della collega Giuliani che ha tenuto a galla le rossonere di Ganz rendendo meno pesante il passivo. La Roma avrebbe potuto riempire il pallottoliere soprattutto con Serturini che ha ingaggiato un duello con l'estremo difensore rossonero che gli ha detto di no per tre volte. Poco male, comunque. Contava vincere e prendersi i tre punti, arrivati con una facilità disarmante che nessuno forse si aspettava.
MINAMI DOPO NAKATA
La partita l'hanno decisa le reti di Minami e di Valentina Giacinti, arrivate entrambe nel primo tempo. La Roma non trovava un gol giapponese da quello di Nakata al Delle Alpi che aveva riaperto quella storica partita contro la Juventus. Abile, il difensore arrivato in estate, a stoppare il tiro di Serturini che si è trasformato in un assist: controllo di destro e sinistro preciso. Partita sbloccata che le giallorosse hanno comandato dal primo all'ultimo istante, senza mai rischiare e creando, come detto, diverse occasioni per chiuderla prima. A mettere il lucchetto ci ha pensato Valentina Giacinti - secondo centro per lei dopo quello al debutto contro il Pomigliano - con il classico gol dell'ex al tramonto della prima parte. Mancino chirurgico e Giuliani a guardare. L'attaccante prima ha chiesto scusa per la rete, poi s'è lasciata andare in un urlo liberatorio. Rete pesantissima.
ADESSO LA JUVE
Il modo migliore per avvicinarsi alla prossima trasferta, quella di Vinovo contro la Juventus (si gioca venerdì alle 14,30, entrambe hanno chiesto e ottenuto lo spostamento) che precede la gara d'andata dell'ultimo premilinare di Champions League contro lo Slavia Praga. Le giallorosse ci arrivano a punteggio pieno con la netta sensazione di una squadra che ancora può crescere. La truppa di Spugna dà sempre l'idea di sapere cosa fare. Se n'è accorto oggi il Milan di Ganz, che non ha mai concluso nello specchio e che solamente in un'occasione ha creato i presupposti per timbrare: Tucceri Cimini, al volo, ha spedito fuori.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero