Roma, ritiro extra large: il gruppo giallorosso è a quota 100

Roma in ritiro
LA SPEDIZIONE dal nostro inviato PINZOLO Sono passati tredici anni da quando, per una tournée pre-campionato, si partiva...

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LA SPEDIZIONE
dal nostro inviato

PINZOLO Sono passati tredici anni da quando, per una tournée pre-campionato, si partiva al massimo in 40. Molti ricorderanno quando, nell'estate del 2003, la Roma allenata da Fabio Capello lascia la Capitale con la grana Lima e parte per il Messico. Era una Grande Roma, quella che sognava un altro scudetto dopo quello del 2001, pensava positivo grazie al suo tecnico e ai suoi campioni come Totti e Cassano, nonostante le prime avvisaglie negative in società. Bene, quell'estate nella tournée messicana, don Fabio aveva a disposizione 38 elementi. Trentotto, tutto compreso: squadra, staff tecnico, magazzinieri, cuoco etc etc. Sono passati tredici anni, siamo arrivati ai cento totali di Pinzolo, dove servono due alberghi per tenere tutti i giallorossi. Un'esplosione di Roma. Un'esagerazione, qualcuno va dicendo, ma questo è. Siamo figli dei tempi moderni, delle esclusive tv, delle esclusive di tutto, delle immagini pre-confezionate. Un altro mondo, meno umano, più tecnologico. Oggi un cronista al seguito della Roma non può fare praticamente niente, ti passano le immagini, ti propongono le interviste, spesso e per ovvii motivi imbalsamate, e tu racconti quello che gli altri non vedono dai vari social o dai vari siti internet o dalle tv satellitari. Si prova uscire dal tempo reale. Un lavoro più bello, più ingegnoso, molto diverso sicuramente. E' la strada giusta? Probabilmente no.
I DUE ALBERGHI
Cento, dicevamo, non ci stanno dentro un hotel, ne servono due. La squadra si trova al Beverly, in pieno centro di Pinzolo, dove le campane scandiscono le ore della giornata e disturbano il sonno di tanti calciatori, Totti e De Sanctis se ne sono lamentati lo scorso anno e quest'anno siamo più o meno alle solite. Morgan non c'è, Francesco sì e le campane pure, quelle fanno parte della tradizione. Al Beverly ci sono circa sessanta persone, tra calciatori (trenta) e staff tecnico (ventitré), più vanno contati quattro fisioterapisti, due magazzinieri, il cuoco, l'osteopata e il podologo. Verso i piedi di Pinzolo, a due passi dalla Pineta, dove ogni giorno la Roma si allena, c'è l'altro albergo, il Royal. Qui dorme e riposa, quando è possibile, il secondo pezzo dei cento. Siamo a una quarantina, su per giù. Una ventina per Roma Studio (Roma radio e Roma tv - divisi tra giornalisti, tecnici e uomini della produzione), più due fotografi, tre addetti stampa, quattro per i social media, tre autisti, cinque tra marketing e commerciale, due per la biglietteria e il servizio di sicurezza, più la responsabile di Roma Cares, più Antonio Tozzi, l'organizzatore dei viaggi della Roma, e il direttore generale Mauro Baldissoni, in partenza tra oggi e domani per Roma. Un vero e proprio esercito che vaga per la cittadina della Val Rendena in maglia arancio e pantaloncini a mostrare tutto il suo splendore.
IL MEDIA CENTER

A fianco del (doppio) campo di allenamento c'è una doppia tribuna: una (grande) ospita i tifosi, circa 1.500 al giorno, l'altra è suddivisa in un quarto per la stampa (un pezzo di tribuna con soli posti a sedere, senza corrente e con un wi-fi che funziona e non funziona) e i fotografi, il resto è a disposizione dei vip. I vip, che poi vuol dire tutto e vuol dire niente, diciamo i tifosi invitati. La sala stampa a bordo campo, dove vanno in scena le conferenze è piccolina e molto calda e ovviamente affollata. Ma quando piove si sta freschi. Ecco, peccato che non piova tantissimo. Ieri le prime gocce. Meglio di niente.
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Il Messaggero